Accanto ai piccoli della Tin dal 2005: Giuseppe Marchesano è il nuovo primario

La decisione è stata assunta dall’Asl Salerno lo scorso 2 novembre, dopo una selezione di diversi candidati per il posto di responsabile dell’unità operativa semplice dipartimentale dell’ospedale Umberto I
Giuseppe Marchesano

Giuseppe Marchesano è il nuovo primario della Terapia intensiva neonatale dell’Umberto I di Nocera Inferiore. Originario di Mercato San Severino, 66 anni compiuti lo scorso aprile, è tra i pionieri della Tin.

Arrivato in viale San Francesco nel dicembre 2004, è stato al servizio dei neonati sin dall’apertura del reparto, avvenuta il 14 gennaio 2005. Tant’è che è tra i soci fondatori dell’associazione “La Famiglia Tin”, di cui è tesoriere.

Non ama i riflettori, come intende specificare a quanti ieri lo hanno sommerso di complimentarsi per l’incarico. Una nomina interna molto apprezzata, salutata positivamente e con entusiasmo da parte del personale medico e infermieristico del reparto d’eccellenza dell’ospedale nocerino.

La direzione generale dell’Asl Salerno l’ha deliberata il 2 novembre, successivamente all’avviso per l’individuazione del massimo dirigente medico dell’unità operativa semplice dipartimentale. Il curriculum di Marchesano è stato ritenuto il più adatto al profilo di primario della Tin. Un incarico di durata quinquennale.

Gli interni della Terapia intensiva neonatale dell’Umberto I – foto S.Alfano/Insieme

Incarico frutto di un lungo lavoro

Il neonatologo si è detto «contento del risultato», rimarcando come sia un traguardo raggiunto dopo «un lungo lavoro». Quando risponde utilizza il plurale, facendo intendere che la sua guida sarà caratterizzata da condivisione e confronto, per continuare il lavoro portato avanti da 18 anni.

«Ci impegneremo a fondo per onorare la fiducia riposta, sperando di fare il meglio possibile per i nostri bambini, gli operatori del reparto, l’ospedale e il territorio», ha detto.

A lavoro sulle criticità

Il responsabile dell’unità operativa conosce bene la situazione della Tin, anche le tensioni delle ultime settimane: «Andremo a parlare con la direzione sanitaria perché i malumori non giovano a nessuno, se ci sono problemi vanno affrontati. Il nostro auspicio è quello di poter garantire a tutti un lavoro sereno e gratificante, con prospettive di miglioramento. Innanzitutto, sappiamo che il massimo della nostra soddisfazione è determinata dai buoni risultati che avremo sui bambini. Il loro star bene sarà la nostra maggiore e migliore gratificazione».

Il rapporto con gli infermieri

Tra le priorità c’è il dialogo con gli infermieri. Nelle scorse settimane in 16 avevano chiesto il trasferimento. «Un reparto come il nostro – ha detto il nuovo responsabile – si fonda su molte componenti e quella degli infermieri contribuisce in modo determinante al successo della nostra assistenza e al benessere dei nostri piccoli pazienti. Avere del personale esperto che deve dedicarsi a tempo pieno e con passione è fondamentale. L’esperienza accumulata, la professionalità che ogni infermiere, operatore, oss, tecnico e medico profonde è un patrimonio che non deve essere disperso».

Genitori vicino ai bambini

Per il momento non cambierà la gestione delle aperture, da un anno il reparto è aperto ai genitori per 12 ore al giorno. Anzi, ha aggiunto, «bisognerà cercare di potenziare il coinvolgimento dei genitori nell’assistenza».

Alcuni esempi sono l’avere il latte materno sempre a disposizione, come genitori presenti per la gestione emotiva e affettiva del neonato.

I complimenti del dottore Barbarulo

Il sindaco Paolo De Maio con il dottor Attilio Barbarulo

Soddisfazione è stata espressa da un simbolo della Tin, un medico della prima ora, Attilio Barbarulo: «Dopo tanti tantissimi temporali ritorna il sereno in Tin: definiti i ruoli organizzativi della dirigenza medica su delibera della nostra valida azienda sanitaria locale».

Il neonatologo “molosso”, per la passione viscerale per la Nocerina, di cui da anni coinvolge gli ultras per la raccolta fondi a sostegno della Tin, ha citato anche il sindaco della città.

«Un particolare, caloroso ed infinito ringraziamento va a Paolo De Maio. Il primo cittadino ci è stato molto vicino e determinante per la salvezza dei più piccoli dei piccoli. La Terapia intensiva neonatale dell’ospedale di Nocera Inferiore è di tutti: difendiamola sempre, tutti uniti, perché continui ad esistere questa splendida favola. Quando salvi un bambino, hai salvato il mondo intero», ha affermato il dottor Barbarulo.

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  1. Conosco Il dr. Peppe Marchesano dagli albori della nostra carriera, quando da giovani pediatri pieni di entusiasmo e voglia di migliorarci ci siamo incontrati a san Giovanni Rotondo, presso Casa Sollievo della Sofferenza, l’Ospedale di Padre Pio. Correva l’anno 1985 e la Neonatologia di San Giovanni Rotondo muoveva i suoi primi passi sotto la guida operosa e illuminata del Dr. Luigi Gatta. Ben presto con Peppe sperimentammo un’ottima intesa ed unità di intenti con il primario e con tutto il personale del reparto che portò in alto il nome della TIN di San Giovanni Rotondo. Poi Peppe rientrò nella amata Terra d’origine insieme alla sua famiglia, continuando ad essere un elemento di spicco e di riferimento per colleghi e per il personale della Neonatologia di Nocera. Adesso finalmente le sue capacità e la costanza vengono adeguatamente riconosciute e sono certo che il Reparto e i piccoli pazienti sotto la sua guida attenta e operosa ne potranno ricevere beneficio. Tanti auguri caro Peppe per il meritato traguardo e buon lavoro!!.

    1. Dottore grazie per il suo commento al nostro articolo.
      Anche la nostra redazione fa gli auguri di buon lavoro al dottor Marchesano.

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