Poggiomarino: i 270 anni della parrocchia di Sant’Antonio

La chiesa fu elevata a parrocchia delle Anime purganti nel luglio 1797 e il primo parroco fu il poggiomarinese don Gennaro Calvanese.
Una cartolina d’epoca che mostra la chiesa di Sant’Antonio

Era il 9 giugno 1753 quando la novella chiesa delle Anime purganti venne solennemente consacrata da mons. Francesco de Novellis, vescovo di Sarno dal 27 gennaio 1738 all’11 maggio 1760.

Lo stesso prelato in occasione dell’anno santo del 1750 invitò sant’Alfonso Maria de Liguori a recarsi nel quartiere di Podio Marino: il Santo con molto entusiasmo incontrò quei devoti coloni intenti alla costruzione della nuova chiesa dal 1743.

La chiesa fu elevata a parrocchia delle Anime purganti nel luglio 1797 e il primo parroco fu il poggiomarinese don Gennaro Calvanese. Dal 1987, nel riordino e nell’aggiornamento delle parrocchie italiane, la chiesa cambiò titolare assumendo il nome di parrocchia Sant’Antonio di Padova.

Gli interni antichi della chiesa

La chiesa, costruzione visibile in quanto edificio, ci ricorda il parroco padre Aldo D’Andria, è segno della Chiesa pellegrinante nel tempo, in cammino verso la patria beata del cielo. Qui in terra, essa ci rammenta la presenza visibile di Dio tra gli uomini e, parimenti, la meta della nostra vita, la casa di Dio, il cuore divino del Padre.

Il parroco si è ispirato proprio alla parola illuminante di sant’Antonio: «Cristo uscì dal seno del Padre e venne nel mondo per seminare e fondare la sua Chiesa, nella quale si conservasse perennemente un seme incorruttibile e vivente. Sì, uscì Cristo a seminare il suo seme e a fabbricare la sua Chiesa di legni piallati, cioè santi, puri e perfetti. O amore dello Sposo per la sua Sposa; la Chiesa, unta con il suo sangue e con la grazia dello Spirito Santo, entrava così nella selva di tutto l’amore e la passione del suo Sposo!».  

Tale mistero, trova, quindi, nella chiesa edificio, una delle sue espressioni visibili, nel cui spazio l’eterno entra in comunione con la nostra umanità; Dio si avvicina all’uomo e l’uomo a Dio mediante il tempio sacro, le immagini sacre, i sacramenti, specialmente l’Eucarestia e i sacramentali, la Parola, la preghiera.

Dunque, l’invito del nostro parroco: «Viviamo questo avvenimento della nostra Storia per ricentrare la nostra vita personale e sociale su Cristo». L’importanza che assume la presenza di una Chiesa visibile agli occhi umani è rilevante, in quanto luogo consacrato, simbolo di grandi misteri, spazio che custodisce la storia e la testimonianza della religiosità della nostra Comunità cristiana di Poggiomarino, luogo della memoria delle tappe più significative della nostra vita cristiana, come individui e come popolo. 

Per 270 anni il nostro popolo poggiomarinese ha potuto godere di questo sguardo benefico di Dio! Mediante l’intercessione di sant’Antonio e la sua testimonianza ispiratrice, questo sguardo di Dio, la Sua presenza tra noi, non venga mai meno per il bene della nostra città!

Luigia e Marco Campanino

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