Luca Bianchini è ritornato in libreria con un nuovo romanzo. È uscito lo scorso 19 marzo “Il cuore è uno zingaro” edito da Mondadori.
Il maresciallo Gino Clemente, con la sua inseparabile moglie Felicetta e il fedele labrador color caffè Brinkley, cambia città, a malincuore, a causa di uno spiacevole equivoco.
È trasferito dalla sua amata Polignano a Bressanone, città dell’Alto Adige, crocevia di tedeschi, sudtirolesi, altoatesini, austriaci e italiani.
Il paesaggio è completamente diverso: montagne altissime e ghiacciai, i fiumi, le case con i tetti spioventi, l’aria gelida ma pulita, le bici come mezzo di locomozione.
Eppure anche in questo posto così perfetto, scandito da orari precisi e strade pulite ed ordinate, dove si cena sempre alle ore 19.00, il caos irrompe portando allo scoperto tanti segreti e personalità inaspettate.
La carrellata di personaggi è variopinta, tutti nascosti sotto sembianze insignificanti, tranquille e rispettabili. Un tuffo nel passato che porta con sé il mistero, il giallo, l’indagine inaspettata.
Il commissario e il suo appuntato delineano i vari personaggi e le situazioni cominciano ad imbrigliarsi, mentre dalla Puglia arriva la fedele amica e collega Agata De Razza, che in via ufficiosa cerca di scoprire la verità.
La stessa Agata rivive un amore lasciato in questa città altoatesina, il cui sfondo montano fa respirare tutte le pagine del libro.
Il finale, sorprendente, riesce ad allineare fatti e colpevoli, dando al commissario la soddisfazione di un’indagine chiusa perfettamente.
La passione per il karaoke
Il titolo, una famosissima canzone di Nicola Di Bari interpretata anche da Nada, fa riferimento al mondo musicale raccontato nel romanzo ma anche alla passione del commissario per il karaoke.
Un nuovo giallo che in molti tratti fa sorridere, specie per il suo protagonista, Gino Clemente, personaggio ben noto nei romanzi di Luca Bianchini, che incarna la persona comune che aspira alle soddisfazioni nonostante il destino bizzarro e indisponente.
Una scrittura che avvolge
Lo sfondo è diverso, siamo in Alto Adige, lontanissimi dal blu profondo di Polignano, ambientazione dei famosi romanzi dello scrittore.
Eppure quel bellissimo blu viene egregiamente rimpiazzato dal verde limpido e pulito delle montagne, e dall’acqua fredda del fiume che scandisce e circonda le vite dei protagonisti.
La penna di Luca Bianchini riesce sempre a fare questa magia: trasportare quasi fisicamente il lettore nel luogo del racconto, facendo vedere e sentire ogni particolare.
Sembra sempre di camminare al fianco del commissario, sulla sua bici, o accanto al guinzaglio del suo labrador! Una lettura che trasporta, dunque, che incuriosisce e coinvolge fino al finale inaspettato, che riesce a soddisfare tutte le storie intricate e intrecciate.
Luca Bianchini ha presentato l’anno scorso il suo precedente romanzo “Le mogli hanno sempre ragione” presso la Curia vescovile di Nocera Inferiore durante il “Maggio diocesano della cultura 2023”,.
In una splendida serata lo scrittore si è raccontato allegramente, coinvolgendo il pubblico e rispondendo alle tante domande sui suoi scritti e la sua vita.
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