Tutto è connesso

Ambiente, salute e lavoro sono temi che vanno affrontati insieme. Le emergenze del nostro territorio che richiedono una risposta comune.
Foto di Salvatore Alfano

La questione fiume Sarno non è andata in vacanza. Anzi, nel mese di agosto si è assistito al puntuale fenomeno delle acque rosse e maleodoranti quale conseguenza degli scarichi illegali di qualche azienda conserviera.

«In soli 23 giorni – hanno spiegato da GORI – le quantità di solidi, terre e limo, pervenute agli impianti a servizio del comprensorio Sarnese ammontano a circa 13.500 tonnellate, pari alla quantità massima che, secondo progetto, tali impianti avrebbero dovuto ricevere in tutto l’anno di funzionamento».

Procedure incontrollate e non autorizzate che creano danni all’ambiente e ripercussioni economiche, si stima, per oltre 2 milioni e mezzo di euro.

Nonostante gli investimenti e le nuove infrastrutture realizzate, o in corso di realizzazione, l’ambiente continua ad essere sfregiato dalla disattenzione dei cittadini e dalla spregiudicatezza del mondo economico e imprenditoriale.

Un ambiente malato genera conseguenze anche sugli esseri viventi e, quindi, sul fabbisogno di assistenza sanitaria. Qui entra in gioco il tema della salute e la necessità che il pubblico garantisca a tutti i cittadini l’accesso alle cure.

Nel territorio diocesano si fa forte la preoccupazione per il futuro dell’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore e delle altre strutture: Sarno, Pagani e Scafati. I cittadini chiedono garanzie che tardano ad arrivare.

L’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore – foto Salvatore Alfano/Insieme

Aspetti che interessano anche il tema del lavoro, dell’occupazione. Il tema ambientale va letto in maniera integrale.

“Tutto è connesso”, dunque, non è solo il tema della prossima Settimana Sociale dei cattolici italiani che si tiene a Taranto dal 21 al 24 ottobre.

Tutto è connesso è la definizione della strategia che dovrebbe essere adottata territorialmente.

In questo scenario si inserisce il Messaggio dei vescovi italiani per la XVI Giornata nazionale per la Custodia del Creato, sul tema “Camminare in una vita nuova (Rm 6, 4). La transizione ecologica per la cura della vita”.

«Tra mentalità vecchie, che mettono in contrapposizione salute, economia, lavoro, ambiente e cultura, e nuove possibilità di tenere connessi questi valori, come anche l’etica della vita e l’etica sociale, abitiamo la stagione della transizione», l’invito contenuto nel Messaggio.

«Ci attende una gradualità, che tuttavia necessita di scelte precise», affermano i Vescovi.

C’è bisogno di «un nuovo patto sociale», un processo che tenga insieme diversi aspetti: sociali ed economici, culturali e istituzionali, individuali e collettivi, ma anche ecumenici e interreligiosi.

Per realizzare tale obiettivo, propone la Cei, occorre approfondire l’educazione alla responsabilità, per «un nuovo umanesimo che abbracci anche la cura della casa comune, coinvolgendo i molti soggetti impegnati nella sfida educativa».

La strada appare in salita, ma con l’impegno di tutti il traguardo sarà più vicino.

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