Aziende in prima linea per la sicurezza sul lavoro. Un impegno teorico/pratico che passa dalla sottoscrizione di protocolli alla valorizzazione di buone prassi. Ma sono essenziali gli investimenti per i dispositivi di protezione individuale e per l’aggiornamento tecnologico.
Lina Piccolo, vicepresidente di Confindustria Salerno e presidente del comitato PMI, conosce molto bene la tematica. Guida un’azienda che si occupa di riciclo materiali ferrosi, demolizioni industriali e trasporto di rifiuti speciali e acciaio, insomma la sicurezza dei suoi collaboratori è pane quotidiano.
Nel commentare i dati 2023 diffusi da Inail adotta un cauto ottimismo: «Il dato in calo ci conforta, ma è evidente che tutto quello che facciamo e introduciamo non è sufficiente. Come Confindustria Salerno organizziamo giornate formative con l’Asl, con cui abbiamo sottoscritto un protocollo, e l’Inail. Tutto quello che un’azienda può fare, lo fa. Tuttavia, non possiamo ritenerci soddisfatti davanti a queste tragedie perché a volte ci si mette il destino, il caso e di tanto in tanto anche qualche leggerezza».
È necessaria una maggiore diligenza da parte di tutti: «Noi datori di lavoro ci assumiamo tutte le responsabilità, ma dobbiamo tenere in considerazione alcune variabili. Per esempio, se un dipendente, un nostro collaboratore, presta tutta l’attenzione possibile mentre svolge le sue mansioni. In alcuni casi, la leggerezza può essere dannosa e fatale».
Un aiuto arriva dai nuovi processi industriali: «Dal punto di vista tecnologico, l’evoluzione ci viene molto incontro. L’industria 4.0 ci offre macchine tarate su parametri di sicurezza aggiornati, con blocchi a sistema qualora qualcosa risultasse non in regola, non consentendo soluzioni improvvisate e insicure».
Aspetti che costano: «Il potenziamento della sicurezza sul lavoro richiede investimenti maggiori, che incidono sulla competitività. Rispetto a 10 anni fa, per non parlare di 30 anni fa, stare sul mercato e avere un’azienda efficiente significa sostenere una serie di spese importanti. Ma noi dobbiamo fare tutto affinché i nostri collaboratori si sentano sicuri di salire su una macchina, mettersi alla guida di un camion o sedersi davanti al computer».
Ci sono anche gli infortuni in itinere: «È un aspetto che dobbiamo approfondire. A noi sta a cuore e preoccupa la tragedia degli infortuni sul lavoro, è su questo tema che ci dobbiamo interrogare e capire cosa si può fare di più. Sicuramente bisogna partire da una maggiore attenzione da parte di tutti».
Per questo è importante la sinergia: «Come Confindustria Salerno aiutiamo le aziende a investire in sicurezza, ad essere sempre più moderne e competitive».
Parlare di sicurezza significa occuparsi delle persone, che sono la ricchezza più straordinaria che hanno le aziende. Si fa tanto, ma c’è molto ancora da fare per debellare quella che è una vera e propria piaga.
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