Carissimi,
nel cammino annuale della comunità il tempo della festa patronale rappresenta l’occasione speciale per la nostra parrocchia e per l’intero paese.
Sant’Antonio non è solo il Patrono a cui ricorrere una volta l’anno ma un riferimento certo di vita bella, buona e santa, che ci mostra l’amore di Dio per realizzare la propria gioia facendo la sua volontà, fedeli a quanto chiede il Signore.
Nell’Esortazione apostolica Gaudete et exsultate, al n. 9, papa Francesco scrive: “La santità è il volto più bello della Chiesa” invitando l’intero popolo di Dio a camminare davanti al Signore con integrità, senza accontentarsi di “un’esistenza mediocre, annacquata e inconsistente, lasciandosi invece stimolare dai segni di santità che il Signore presenta attraverso i membri del popolo di Dio… che diffondono la viva testimonianza di Lui, soprattutto per mezzo di una vita di fede e di carità”.
Modello di vita
In sant’Antonio noi contempliamo un modello di vita cristiana e di uomo di Dio quanto mai attuale, per questo vogliamo ancora guardare a lui per cogliere l’attualità del Vangelo, la gioia del discepolato e della sequela, la bellezza dell’apostolato e della missione, lo stupore dell’appartenenza generosa alla Chiesa.
Vi aspettiamo tutti alla tredicina perché possiamo recarci pellegrini ai piedi del nostro Santo e spezzare la Parola e il Pane Eucaristico, così da svegliare in noi il desiderio di diventare santi, nonostante viviamo ancora un tempo difficile per tanti problemi di salute fisica e di natura economica, a causa prima del periodo pandemico e ora per le assurde guerre nel mondo che hanno innescato non poche difficoltà nella nostra vita quotidiana, per i costi maggiorati di beni e servizi di cui fruiamo.
Comunità unita
Inoltre, senza sottovalutare la questione della zona contestata, vogliamo vivere la nostra festa, sentendoci come sempre una comunità unita, ORTA LORETO – AVAGLIANA, pur dislocata su quattro territori: Sant’Egidio del Monte Albino, Pagani, Angri e San Marzano sul Sarno.
Nonostante le questioni politiche, che non c’entrano con il cammino pastorale parrocchiale e diocesano, conserviamo il desiderio di fare festa, come è scritto da più di 100 anni nel nostro cuore, e facciamo sì che i festeggiamenti siano belli in tutti i loro risvolti.
Chiedo pertanto a tutti di contribuire, secondo le proprie possibilità, per vivere una festa ancora più bella, dove ciascuno avrà fatto la sua parte, volendo onorare il nostro sant’Antonio e per il bene della comunità.
Buona festa a tutti!
Don Gerardo Maria Coppola
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