Cinquanta milioni di euro per la rete idrica dell’Agro

Fondi per l’ammodernamento di condotte obsolete, in alcuni casi realizzate anche 50 anni fa, da spendere entro settembre del 2023
Foto di Roberto Bellasio da Pixabay

Cinquanta milioni di euro per la rete idrica nei comuni dell’Agro nocerino sarnese. Fondi per l’ammodernamento di condotte obsolete, in alcuni casi realizzate anche 50 anni fa, da spendere entro settembre del 2023.

Si tratta di investimenti frutto del piano React-EU intercettati dall’Ente idrico campano e che serviranno a ridurre le perdite idriche in 22 comuni del Distretto sarnese vesuviano, di cui otto della provincia di Salerno, in prevalenza dell’Agro nocerino sarnese. Ai 50 milioni si sommeranno altri 7 milioni di euro a carico della tariffa.

L’obiettivo degli investimenti

L’obiettivo è tagliare di 47 milioni e mezzo di metri cubi le dispersioni idriche in questi territori.

Sono due i livelli di criticità individuati e che segneranno lo sviluppo dei lavori, che saranno seguiti dalla Gori in qualità di gestore del servizio idrico integrato.

Angri, Nocera Inferiore, Scafati e Pagani rientrano nel primo blocco, quello dei comuni dove si registra una insostenibile dispersione idrica.

Nel secondo comparto, dove la dispersione è sempre alta ma non in maniera eccessiva, rientrano i comuni di Fisciano, Nocera Superiore, Sant’Egidio del Monte Albino e Sarno.

Ridurre del 50% la dispersione di acqua

L’obiettivo sarà passare dai 57.858.887 metri cubi di acqua persi all’anno nei comuni a criticità 1, a 38.840.120 metri cubi di acqua, ovvero dal 66,1% al 39% di perdite.

Livelli nettamente inferiori nei comuni a criticità 2: l’obiettivo è passare da 16.375.729 di metri cubi persi a 8.616.22 metri cubi.

Complessivamente si tratta di circa 74 milioni di metri cubi dispersi all’anno di cui 64 milioni per perdite reali e 10 milioni conseguenza di abusi, allacci non censiti ed altre questioni amministrative.

Incontro a Villa Balke

Il presidente dell’EIC, Luca Mascolo, durante l’incontro con i sindaci a Villa Balke

Nell’incontro con gli amministratori dei 22 comuni tenutosi lunedì pomeriggio a Villa Balke a Torre del Greco, i vertici di EIC e Gori hanno parlato a viso aperto facendo leva sul periodo limitato che si avrà per l’esecuzione delle opere.

È stata chiesta la massima collaborazione degli enti locali, palesando la possibilità di istituire una Conferenza dei servizi aperta per superare in tempo reale le eventuali difficoltà che si presenteranno. Un’occasione da non perdere, che però si scontra con la burocrazia e non solo.

Il cronoprogramma

Il cronoprogramma prevede di concentrare il rilievo integrativo delle reti tra luglio e dicembre di quest’anno, contestualmente si lavorerà al censimento e alla verifica delle utenze e alla progettazione.

Di pari passo, da agosto 2022 a settembre 2023, si svolgeranno i lavori di distrettualizzazione e quelli di sostituzione delle condotte. Un’attività non semplice che si potrebbe scontrare agli altri lavori in corso nelle 22 cittadine beneficiarie degli investimenti.

Mascolo: «È necessario che tutti si sentano protagonisti»

«Il raggiungimento di nuovi standard di efficienza della rete ci permetterà di ottimizzare il costo del servizio erogato», afferma il coordinatore del Distretto sarnese vesuviano, Raffaele Coppola.

«È necessario che tutti i soggetti coinvolti, a partire dai residenti, si sentano protagonisti di questa sfida per raggiungere insieme un importantissimo traguardo», l’auspicio del presidente EIC, Luca Mascolo.

«Tutelare la risorsa idrica vuol dire, prima di tutto, intervenire contro gli sprechi», ha sottolineato l’Amministratore Delegato di Gori, Vittorio Cuciniello.

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