Spettacolo cinematografico diverso dal consueto

“Lynch/Oz” e “This Is Not a Drill” protagonisti della rubrica In Sala di Donato D’Elia.
La locandina di This Is Not a Drill

Per il mese di maggio, ci prendiamo una pausa dai film narrativi e di finzione per segnalare due uscite evento, due modalità di spettacolo cinematografico diverse dal consueto, una di riflessione sul mezzo stesso e un’altra che recupera la dimensione di unicità della rappresentazione teatrale o del concerto dal vivo, seppur non vissuti all’interno dello stesso spazio fisico ma in condivisione a diverse distanze. Si è scelto di mantenere il tono di questi consigli su uscite non consuete, invece di promuovere anche qui l’ultimo lavoro di Nanni Moretti “Il sol dell’avvenire”, comunque da vedere.

La locandina di “Lynch/Oz”

Domani, lunedì 15 maggio è il giorno d’uscita di “Lynch/Oz” di Alexander O. Philippe, prodotto multimediale non incasellabile in una categoria predefinita se non in quella (di recente introduzione) di critofilm.

Sei (video) saggi in sequenza, da guardare e ascoltare, sullo stesso argomento ma uno diverso dall’altro, realizzati da cineasti (Karyn Kusama, John Waters, David Lowery) ed esperti di settore, ad indagare il rapporto tra uno dei classici del cinema e della letteratura mondiale, “Il mago di Oz” di Victor Fleming/Frank Baum del 1939, e la filmografia di David Lynch.

In un’ora e mezza una vera e propria lezione sulle modalità di dialogo tra opere all’apparenza diverse, divertente e piacevole, dove s’impara più che in intere sessioni di lezioni impostate alla vecchia maniera.

Il 25 maggio, infine, in tanti cinema italiani (tra cui il The Space di Salerno) verrà trasmesso, in diretta da Praga, il concerto del bassista, compositore e cantante dei Pink Floyd, Roger Waters, dal titolo “This Is Not a Drill”.

I classici della band come “Comfortably Numb”, “Wish You Were Here” e “Us & Them” riarrangiati e risuonati insieme a nuovi musicisti. Alla regia “dal vivo” lo statunitense Sean Evans, ormai fido sodale di Waters anche per tutto il comparto visivo che accompagna da un decennio gli spettacoli dal vivo del Nostro. Un’esperienza d’interconnessione mondiale che potrebbe rivelarsi esaltante.

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