Il 20 gennaio sarà ufficialmente la Giornata del rispetto, un’occasione pubblica per approfondire soprattutto nelle scuole le tematiche del rispetto degli altri e del contrasto di ogni forma di discriminazione e prevaricazione.
La Giornata è stata istituita nell’ambito della legge – approvata all’unanimità dalla Camera dopo che il Senato aveva parzialmente modificato il testo già varato a Montecitorio nel settembre 2023 – in cui sono contenute nuove norme contro bullismo e cyberbullismo.
Il 20 gennaio è stato scelto perché si tratta del giorno di nascita di Willy Monteiro Duarte, il giovane brutalmente ucciso a Colleferro, in provincia di Roma, nel tentativo di difendere un amico in difficoltà.
Un gesto eroico che era stato già pubblicamente riconosciuto con il conferimento della medaglia d’oro al valore civile.
Ma la normativa approvata, oltre che per questo importante profilo simbolico e pedagogico, è significativa perché interviene sulla legge n. 71 del 2017, quella contro il cyberbullismo, estendendone il perimetro di applicazione anche alla prevenzione e al contrasto del bullismo in quanto tale.
Vediamone in sintesi i punti principali.
Nell’articolo 1 si prevede l’adozione, da parte di ciascun istituto scolastico, di un codice interno per la prevenzione e il contrasto del bullismo e del cyberbullismo e si introduce l’obbligo, a carico del dirigente scolastico che venga a conoscenza di episodi di questa natura, di informare i genitori dei minori coinvolti e di applicare le procedure previste dalle linee di orientamento ministeriale. Da parte delle Regioni dovranno essere predisposti servizi di sostegno psicologico e di coordinamento pedagogico.
L’art. 2 interviene sulla cosiddetta “legge minorile” (un decreto del 1934) e, in particolare, sulla disciplina delle misure coercitive non penali che possono essere adottate dal tribunale per i minorenni, inserendo espressamente, tra i presupposti per l’adozione di tali misure, il riferimento a condotte aggressive, anche in gruppo e per via telematica, nei confronti di persone, animali e cose, e comunque tutte le condotte lesive della dignità altrui. Viene, inoltre, modificato il procedimento per l’adozione delle misure, prevedendo un intervento preliminare con un percorso di mediazione o un progetto di intervento educativo con finalità rieducativa o riparativa, sotto la direzione e il controllo dei servizi sociali minorili, all’esito del quale il tribunale può disporre la conclusione del procedimento, la continuazione del progetto, l’affidamento del minore ai servizi sociali o, come extrema ratio, il collocamento del minore in una comunità.
L’art. 3 dispone una delega legislativa al governo per l’adozione, entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della legge, di uno o più decreti legislativi sempre al fine di prevenire e contrastare il fenomeno del bullismo e del cyberbullismo. Si prevedono, fra l’altro, il potenziamento del numero pubblico di emergenza 114; uno specifico monitoraggio statistico da parte dell’Istat; l’obbligo di richiamare esplicitamente nei contratti con i fornitori di servizi di comunicazione elettronica le disposizioni civilistiche in materia di responsabilità dei genitori per i danni causati dai figli minori e le avvertenze del regolamento europeo in materia di servizi digitali.
L’art. 4 istituisce, come si è visto, la Giornata del rispetto.
L’art. 5 prevede che siano apportate, con successivo regolamento, alcune modifiche allo Statuto delle studentesse e degli studenti inserendo, fra l’altro, nell’ambito dei diritti e doveri degli studenti, l’impegno della scuola a porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare l’emersione di episodi di bullismo e cyberbullismo, di situazioni di uso o abuso di alcool o di sostanze stupefacenti e di altre forme di dipendenza.
Stefano De Martis
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