Il 25 aprile per circa 80.000, tra soci e simpatizzanti di AC, è stato il giorno di una intensa emozione con l’udienza di papa Francesco in Piazza San Pietro.
Ma per circa 800 di queste persone, questo appuntamento è stata l’introduzione alla XVIII assemblea nazionale di Azione Cattolica. L’evento si è tento tra il 25 e il 28 aprile a Sacrofano.
È stata la mia prima assemblea nazionale da delegato diocesano incaricato, le altre due a cui ho partecipato le ho vissute come uditore regionale.
In queste giornate abbiamo vissuto vari momenti: laboratori sinodali per le proposte di modifica del documento assembleare; condiviso la relazione di fine mandato del presidente nazionale Giuseppe Notarstefano, e concluso il tutto con l’elezione del nuovo consiglio nazionale di AC.
Le sorprese
Ma poi le sorprese che non mancano mai: la lettera di saluti del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella; la presenza del presidente della CEI, il cardinale Matteo Zuppi; tra tutte la notizia dell’imminente canonizzazione del beato Pier Giorgio Frassati, che dovrebbe essere proclamato santo nel 2025, proprio nell’anno giubilare.
Questa assemblea è stata un evento tanto atteso. L’ultima vissuta in presenza è stata nel 2017, considerato che l’assemblea 2021 si tenne online per le restrizioni dovute dalla pandemia.
Gioia, emozione, condivisione e fratellanza sono state le sensazioni che ho vissuto insieme ai tanti amici provenienti dalle diocesi italiane.
L’Azione Cattolica nella sua lunghissima storia vive di questi momenti di grande responsabilità, ma soprattutto di vera espressione di scelta democratica forte è condivisa.
Sì, perché le assemblee portano con sé un insieme di forza e entusiasmo, il tutto con un percorso che non si sintetizza nei soli tre giorni di assemblea nazionale, ma durano mesi. Partono, infatti, dal percorso di rinnovo delle cariche parrocchiali, passano per le assemblee diocesane e i consigli elettivi regionali, per terminare appunto nelle giornate nazionali.
La presenza campana
Con gioia abbiamo avuto la conferma della nostra presenza, come Azione Cattolica della regione Campania, dell’elezione di due soci e amici di AC: Marco D’Elia, giovane proveniente dall’AC della diocesi di Salerno-Campagna-Acerno, e Michele Romano, rappresentante ACR proveniente dall’AC di Nola.
Sono grato per questa esperienza, ma la gratitudine più bella è stata quella di aver vissuto l’assemblea insieme a don Roberto Farruggio, Dario D’Andretta, Anna Ferraioli, Gerardo, Maddalena Annarumma e Nunzia Di Palma: delegati della nostra diocesi che, in diverse forme, hanno vissuto con me questa bella esperienza.
Dalla mia nomina mi sono ripromesso che l’obiettivo principale è darmi e dare opportunità di vivere intense e belle esperienze in nome dell’Azione Cattolica. Spero che questa sia stata solo la prima di tante perché come ha detto il nostro presidente nazionale uscente: «L’AC è di tutti, per tutti e con tutti!».
Agostino Orefice
Presidente Azione Cattolica Diocesi Nocera Inferiore-Sarno
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