È cominciato da gennaio il percorso in preparazione delle nozze. La prima buona notizia è che le coppie erano tante. Un segno di speranza, perché ci dice che molti ancora sognano di essere felici e lottano perché questo sogno si realizzi.
Al primo incontro, dopo un momento di accoglienza e conoscenza, abbiamo illustrato alle giovani coppie il cammino che faremo insieme. Non tantissimi incontri, perché il matrimonio è vicino e sappiamo quanto sia impegnativo organizzare tutto.
Pochi incontri ma intensi, con l’intento di camminare insieme. Il percorso – ecco perché non un corso – non è un modo per dire alle coppie come dovranno vivere il matrimonio; non si tratta di istruzioni per l’uso. È un tempo in cui si vuole prendere consapevolezza di ciò che si sta intraprendendo, innanzitutto dal punto di vista cristiano. Ci si sposa in chiesa, con un sacramento, uno dei due della missione. Il matrimonio cristiano non è semplicemente chiedere la benedizione di Dio; è accogliere una chiamata, chiedere un sostegno e vivere un impegno.
Dopo questa presa di coscienza cristiana, il percorso aiuterà le giovani coppie a comprendere le dinamiche della vita familiare, non sempre semplici, con l’aiuto di una psicoterapeuta. Ancora, ascolteranno un avvocato che ricorderà ai partecipanti l’impegno civile che assumono con il matrimonio, cosa diventano giuridicamente come famiglia, perché con il matrimonio cambia il loro stato civile.
A conclusione del percorso ci sarà un primo incontro che riepilogherà il cammino fatto insieme, attraverso la comprensione del cosiddetto processetto e un ultimo incontro sul rito per aiutare i futuri sposi nelle scelte inerenti la celebrazione.
La famiglia si riunisce intorno alla mensa, quella di casa e quella del Signore. Ecco perché due momenti importanti saranno la Messa con la benedizione delle coppie e la conclusione del cammino davanti ad una pizza.
Don Giuseppe Pironti
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