Ciak, si impara

Da dieci anni l’associazione Città Incantata ETS promuove nelle scuole nocerine l’importanza di educare spettatori consapevoli attraverso la magia del grande schermo.
In foto, da sinistra, Mariangela Palmieri, Giovanna Francavilla, Vincenzo Balzano, Stefania Vecchione, Laura Arena, Carmela Pacelli e Valentina Comitino

In un presente poco fulgido in cui le piccole sala cinematografiche fanno fatica a tenere aperte le porte e a strappare il pubblico ai piccoli schermi delle piattaforme streaming fa piacere vedere una sala contrappuntata da testoline festose in attesa che si accenda il grande schermo.

Ed è in due di questi termini, festose e grande schermo, che si racchiudono alcune delle parole chiave del progetto che ha dato il via al Città Incantata Film Festival, la rassegna cinematografica destinata ai giovani studenti del territorio, come ci conferma la direttrice scientifica del festival, Mariangela Palmieri.

«Il festival si inserisce in un progetto di media education rivolto alle scuole, che fa riferimento alla comprensione critica dei media, intesi non solo come strumenti, ma come linguaggio e cultura, nelle loro molteplici forme.

Da Tik Tok a YouTube, passando per la classica serie tv ai prodotti in streaming. Lo scopo – spiega – è quello di insegnare ai ragazzi a guardare un qualsiasi prodotto audiovisivo sapendolo decodificare attraverso degli strumenti critici e a non doverlo subire passivamente, rendendoli spettatori più consapevoli».  

Elementi portanti del progetto sono i film in cartellone scelti dal comitato scientifico del festival secondo varie tematiche e caratteristiche proposte per ogni ciclo scolastico.

Per la scuola primaria le opere prescelte ricadono nel tema “Crescere insieme”, mentre per le scuole secondarie di primo e secondo grado rientrano nelle categorie “Diversità come ricchezza”, “Storia e storie” e “Diritti umani”.

Quest’ultimo, in collaborazione con Amnesty International gruppo 261 Agro Nocerino Sarnese.  Ultimo, ma non meno importante, elemento che caratterizza la rassegna cinematografica è la valorizzazione della visione in sala, sul grande schermo, come occasione di socializzazione, alternativa alla visione domestica e individuale.

Sebbene, infatti, le nuove generazioni crescano con una fortissima formazione all’immagine per la maggior parte di loro è un’esperienza legata ai cellulari dei genitori. 

«Vedere i ragazzi in sala per noi è una gioia. Alcuni di loro ci hanno raccontato di non essere mai andati al cinema – racconta – ma di essere abituati a vedere anche un intero film sul pc o il cellulare e spesso da soli, privandosi di un importante momento di socialità e condivisione».

Vedere un film e commentarlo può essere un potente strumento educativo. Il flusso di immagini, l’energia di una scena, l’emozione di un dialogo.

«Le loro mani alzate per fare una domanda, vederli discutere sui temi proposti, dai diritti umani alle emozioni del crescere, ci conferma che abbiamo fatto la scelta giusta.  Un film può ispirare comportamenti, visioni del mondo, ma più di tutto stimola ad interrogarsi e a dire la nostra. Le loro visioni non sono uguali ma, la voglia di comunicarle si».

Una delle proiezioni alla Sala Cinema Roma

Il festival vanta radici profonde ed è giunto alla nona edizione, dopo un’edizione zero di avvio, ed è organizzato dall’associazione La Città Incantata.

«Nasce dalla passione per il cinema e dall’idea di voler parlare ai giovani attraverso i film – racconta Stefania Vecchione, socia fondatrice del festival nocerino, insieme a Laura Arena e Vincenzo Balzano – e voler condividere con loro l’arte cinematografica, dalla quale si stanno allontanando, l’immergersi in una storia senza distrazioni, la socialità condivisa».

Da qui l’idea di coinvolgere le scuole del territorio, di ogni ordine e grado, con numeri sempre più significativi. 

«Negli anni – conclude Vecchione – il festival si è arricchito di nuovi amici ed estimatori che ci hanno stimolato a continuare nell’impresa che ci siamo prefissati con enormi sforzi, anche economici, ma non possiamo non ricordare chi come la dottoressa Carmela Pacelli ci ha sostenuto fin dall’inizio e la forte collaborazione con Valentina Comitino, gestrice della Sala Cinema Roma». 

Cinema in sala e non solo

Alla già ricca proposta del cartellone dei film proiettati in sala, il festival affianca due interessanti proposte che vedono protagonisti gli studenti delle scuole aderenti: School Cinema Awards e il Concorso “Storia e storie”. 

Il primo consiste nella realizzazione, insieme alle scuole che partecipano alle proiezioni, di laboratori cinematografici che consentiranno di produrre un cortometraggio, grazie alla direzione di un regista coinvolto nel festival.

I corti saranno proiettati durante l’evento finale previsto per maggio e saranno premiati in varie categorie (miglior film, miglior soggetto, miglior cast, ecc.).

Il tema storico, invece, è il filo conduttore di “Storia e storie” che accompagnerà gli elaborati degli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado a partire dalle riflessioni sul tema storico affrontato e dibattuto in sala.

Quest’anno i film proposti sono “Manodopera” di Alan Ughetto e “Ferrari” di Michael Mann. 

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