Da 20 anni una scuola fuori dalla scuola

La scuola in ospedale permette ai bambini di continuare il loro percorso scolastico nel periodo in cui sono ricoverati. A Nocera Inferiore presso l’Umberto I da vent’anni è attiva una delle tre sezioni ospedaliere salernitane.
la scuola in ospedale
Aula della sezione ospedaliera scolastica del reparto di Pediatria e Oncoematologia pediatrica dell’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore

Cartelloni colorati e vivaci lavoretti a decorare le pareti, scaffali pieni di libri, pennarelli e materiale didattico, un accogliente tavolo rotondo giallo ocra. I tratti sono quelli inconfondibili di un ambiente deputato all’insegnamento pronto ad accogliere volenterosi alunni in un normale giorno di scuola.

Inconsueta, tuttavia, è la struttura che accoglie una stanza così colorata e a varcarne la porta non ci si ritrova nel corridoio di una scuola, ma in quella di un ospedale. Sì, perché gli alunni sono i giovani pazienti pediatrici del reparto di Pediatria e Oncoematologia pediatrica dell’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore

La sezione ospedaliera fa capo alla Direzione Didattica 17° Circolo “Andrea Angiulli” di Napoli ed è una componente distaccata dell’IC “Angelo e Francesco Solimena” di Nocera Inferiore.

«Da 20 anni è un fiore all’occhiello della nostra offerta didattica – la definisce la dirigente scolastica dell’istituto, Anna Cristiana Pentone –, al quale nel 2022 abbiamo deciso di dare un’intitolazione che potesse essere da ispirazione per i giovani studenti. La scelta è caduta su Trotula de Ruggiero, medico e scienziata, figura di spicco della Scuola medica salernitana nella seconda metà dell’XI secolo».

la scuola in ospedale
Targa con intitolazione sezione a Trotula de Ruggiero apposta nel 2022

Un’organizzazione complessa e parallela a quella della scuola ordinamentale che riesce a garantire la continuità didattica ed educativa ai bambini e ai ragazzi ricoverati in ospedale per lunghi o brevi periodi, attraverso il protocollo per l’attuazione del servizio che si rinnova ogni 3 anni. 

«La nostra è una missione nella missione – rimarca -, che cerca di assicurare un’isola di normalità a questi bambini e garantire la continuità scolastica, ma che presenta varie tipicità e anomalie. Ad esempio, in termini di organico, gli alunni ospedalizzati non vengono conteggiati come appartenenti al nostro istituto, ma a quello di provenienza e in fase di ridimensionamento scolastico sono dati che non vengono presi in considerazione, malgrado, quest’anno, la nostra sezione scolastica abbia avuto un’utenza, purtroppo, di circa 120/130 bambini provenienti da tutta la Campania».

La sezione garantisce un normale orario scolastico dalle ore 9.00 alle ore 13.00, con due cattedre di Scuola Secondaria di I grado, in italiano e matematica, entrambe con 18 ore settimanali, e prende in carico alunni dai 3 ai 18 anni.

La turnazione delle lezioni, com’è facile intuire, viene organizzata in base alle terapie mediche dei piccoli pazienti. 

A coordinare la sezione ospedaliera nocerina è la professoressa Ada De Crescenzo, affiancata dalla collega Aurora Giulia Fasano: «L’ambiente ospedaliero è sicuramente destabilizzante per i bambini – racconta –. Nel primo approccio, da una parte c’è la paura dei medici, dall’altra la piacevole sorpresa di scoprire che anche in ospedale si può giocare e si può studiare, facendo sentire meno lontana quella che era la loro quotidianità».

Come succede in ogni scuola ogni bambino o bambina ha la sua storia e in una sezione speciale come quella ospedaliera c’è da tenere in conto un alto impatto emotivo.

«Nel caso di malattie più importanti, quelle oncologiche in particolar modo, dobbiamo tenerle un po’ sullo sfondo e pensare ad una positiva evoluzione. Per poter interagire serenamente con i bambini la chiave è guardare sempre alla parte sana e stabilire un rapporto di fiducia con i genitori, che si ritrovano a vivere la difficile situazione di vedere un figlio per tanto tempo in ospedale. Di sicuro – conclude –, in questi 10 anni che ho insegnato in questa sezione, dai tanti bambini incontrati ho imparato molto, soprattutto ad avere pazienza e speranza».

La scuola in ospedale

La scuola in ospedale in Italia nasce intorno agli anni ’50, quando in alcuni reparti pediatrici furono aperte delle sezioni per fornire un sostegno didattico ai piccoli pazienti ed evitare le difficoltà tipiche del rientro nella classe di provenienza. 

Nell’anno scolastico 2022/23 sono stati 59.226 gli studenti che hanno usufruito della scuola in ospedale, il 70% della scuola dell’infanzia e primaria, oltre 5000 della scuola secondaria di II grado con 955 docenti coinvolti. 2067 alunni hanno usufruito del servizio istruzione domiciliare, per un totale di 119.198 ore.

Sono i numeri diffusi dal Ministero dell’Istruzione e del Merito. Sul territorio nazionale sono presenti 257 sezioni ospedaliere che vedono coinvolti 955 docenti. 23 le sezioni campane. Nella provincia salernitana, oltre alla sezione del nosocomio nocerino, ve ne sono altre due: una presso il P.O. “Santa Maria della Speranza” di Battipaglia e l’altra presso l’A.O.U. “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno.

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