Settimanali diocesani: mons. Doriano Vincenzo De Luca confermato delegato della Fisc campana

Un incarico conferitogli all’unanimità dai direttori delle testate diocesane in vista dell’assemblea nazionale elettiva in programma a Roma dal 23 al 25 novembre.
mons. Doriano Vincenzo De Luca
(Foto: Fisc Campania)

Mons. Doriano Vincenzo De Luca, vicedirettore di Nuova Stagione, settimanale dell’arcidiocesi di Napoli, è stato confermato per il secondo mandato consecutivo quale delegato regionale della Federazione italiana settimanali cattolici (Fisc) per la Campania.

Un incarico conferitogli all’unanimità dai direttori delle testate diocesane riuniti in assemblea venerdì 13 ottobre presso il Seminario arcivescovile di Napoli “Card. Alessio Ascalesi” in vista dell’assemblea nazionale elettiva in programma a Roma dal 23 al 25 novembre. Presente il consigliere nazionale don Alessandro Paone.

“L’incontro – si legge in una nota – è stato motivo di positiva discussione tra il livello regionale e quello nazionale e soprattutto di riflessione sull’esperienza che le testate delle piccole e grandi diocesi campane vivono quotidianamente: essere collante tra Chiesa e territorio; spazio aperto al dialogo fra voci diverse e discordanti; laboratorio generativo del senso di appartenenza ecclesiale e civico; spazio di cultura, ma soprattutto di narrazione della pietà popolare e della vita buona del Vangelo che vive attraverso parrocchie, associazioni e movimenti. Esperienza missionaria, quella delle testate innestate nella vita di paesi e città con voce profetica, con parole di speranza”.

In Campania, prosegue la nota, “i giornali diocesani aderenti alla Fisc (attualmente dodici) vivono di due tradizioni, diverse per sole ragioni ‘storiche’: una è rappresentata da un maggior numero di testate che da lungo tempo fanno capo alla Federazione vivendo ciascuna un’esperienza redazionale più strutturata oltre che una stabile relazione fra di esse; l’altra a cui appartengono i giornali appena entrati in Federazione (nell’ultimo anno si sono aggiunte la diocesi di Teano-Calvi e la prelatura di Pompei) e quelli che recentemente e/o attualmente hanno dato vita a processi di riorganizzazione editoriale.

Due categorie su cui ha inciso il Covid con due forze diverse: il valore delle comunicazioni sociali in cui le diocesi hanno colto un nuovo luogo di ‘incontro’ con le comunità; o diversamente la fatica della progettazione editoriale (in termini di risorse) e della continuità del servizio”. “Una vivace composizione quella della Campania, espressione di radici, tradizioni, scelte pastorali diverse ma con il comune desiderio di essere Chiesa viva, presente al mondo, vigile sentinella sulle storie dell’umanità popolosa, variegata e multiculturale di questa terra del Sud”, conclude la nota.

Gigliola Alfaro

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