Da Barcellona all’Italia: giorno otto. Il Diario GMG. Il rientro in nave

Il viaggio autobus da Lisbona, la visita a Barcellona e la partenza alla volta dell’Italia
Un gruppo di giovani della Diocesi dinanzi alla Sagrada Familia a Barcellona

Caro Diario, ti scrivo…

Ti scrivo ancora perché la GMG dei giovani della diocesi di Nocera Inferiore-Sarno in realtà non è finita. E vorrei che tu conservassi tutto di questa esperienza, senza lasciare nulla indietro.

Giornata Mondiale della Gioventù: giorno 8.
La notte in pullman nel viaggio Lisbona-Barcellona scorre piuttosto serena. La gran parte dei giovani pellegrini riesce a riposare, tra soste e ripartenze.

Arriviamo a Barcellona circa a mezzogiorno. Abbiamo il tempo di compiere un brevissimo giro della città, appena tre ore. Qualcuno si reca alla Sagrada Familia, la monumentale opera di Antoni Gaudí ancora incompiuta. Qualcun altro preferisce una passeggiata sulla Rambla, il celeberrimo viale del capoluogo catalano. Per qualcuno c’è anche il tempo di assaggiare un piatto di paella.

Nel pomeriggio ci si ritrova al porto per salire a bordo della nave che ci ricondurrà in Italia. Si ricompongono nuovamente le diocesi della Campania, come nei primi due giorni del viaggio verso il Portogallo. Ma sono a bordo anche i giovani di alcune diocesi calabre rientranti dalla GMG.

Alle 19:30 quasi tutti gli oltre mille giovani a bordo si radunano in sala Smaila per celebrare l’Eucaristia. Un’Eucaristia che, oggi più che negli altri giorni, sa di “grazie”.

La Santa Messa, presieduta dal vescovo della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea mons. Attilio Nostro, viene concelebrata dai vescovi di Aversa mons. Angelo Spinillo, di Catanzaro-Squillace mons. Maniago, di San Marco Argentano-Scalea mons. Stefano Rega, di Locri-Gerace mons. Oliva e dal vescovo ausiliare di Napoli mons. Francesco Beneduce, che porta anche il saluto dell’arcivescovo partenopeo mons. Battaglia. A concelebrare anche una cinquantina di sacerdoti che hanno accompagnato in Portogallo i giovani delle diocesi campane.

«Quanta gente ha fame di Dio, fame d’amore – ha detto ai giovani mons. Nostro  nell’omelia -. Ora il vostro cuore è pieno come non mai. Il vostro sguardo è pieno di attese, speranze, desideri. Siete chiamati a dare loro voi stessi da mangiare – ha detto ancora il vescovo di Mileto-Nicotera-Tropea richiamando il Vangelo del giorno -. Siete chiamati a diventare Eucaristia. Vi è stato consegnato Cristo; ora si tratta di consegnarlo agli altri. Si tratta di “farvi mangiare”».

Intorno alle 20:30 la nave salpa dinanzi ad un incantevole tramonto. Lasciamo definitivamente la penisola iberica.

A sera molti giovani si ritrovano in sala Smaila per pregare la compieta a conclusione della giornata. Una nuova occasione di lode e di ringraziamento. Ma ci si ritrova poi anche per parlare, condividere, scambiare idee e pensieri sui giorni trascorsi, giocare, ricordare quanto vissuto. Infine si prova a riposare, nonostante la nave inizi a dare un po’ di fastidio a qualcuno.

Giornata Mondiale della Gioventù: giorno 8.
Caro diario, è quasi il momento del congedo. Ti scriverò domani un’ultima volta per raccontarti del nostro rientro in Italia, in diocesi, nelle nostre case. E sarà ancora emozionante. Ne sono certo.

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