«Operatori di pace attraverso parole e immagini», l’augurio del Vescovo ai giornalisti

Siate operatori di pace attraverso parole e immagini: questo l’invito del Vescovo ai giornalisti nello scambio di auguri natalizi.
Il Vescovo incontra i giornalisti per gli auguri di Natale 2022 – foto S. Alfano/Insieme

«Siate operatori di pace attraverso le parole e le immagini»: questo l’invito che mons. Giuseppe Giudice ha rivolto questa mattina ai giornalisti dell’Agro, ricevuti al Palazzo vescovile per il consueto incontro per lo scambio di auguri natalizi.

«Siamo in un tempo di guerre – è stata la riflessione del Vescovo -. Non solo di una guerra vicina a noi, ma di guerre a tutti i livelli. Perciò siamo chiamati ad essere operatori di pace. Ci sono quelli che belano la pace e poi ci sono quelli che fanno la pace. E la pace non si fa soltanto con la diplomazia e la giustizia, ma anche attraverso le parole e le immagini».

«Oggi si assiste ad una banalità ed una superficialità sistematiche che tante volte offuscano il bello, il vero e il buono» ha proseguito il Vescovo, che poi ha sottolineato: «In latino c’è una differenza tra il dicunt e il dicitur, tra il dicono e il si dice. Oggi si è molto per il si dice. E ho l’impressione che il linguaggio sia una prima deformazione della vita».

Richiamando una citazione del poeta messicano Octavio Paz, premio Nobel per la letteratura 1990, mons. Giudice ha detto: «Un popolo comincia a corrompersi quando si corrompe la sua grammatica».

Il tema della pietà popolare

Nel corso dell’incontro è stato toccato anche il tema della sospensione delle processioni, deliberata dall’assemblea del clero diocesano del 1° aprile scorso.

Sollecitato dalle domande dei giornalisti, mons. Giudice ha ribadito: «Sospendere non vuol dire annullare. La pandemia non è stata la causa della sospensione, bensì l’occasione per fermarci e fare una riflessione pastorale. I sacerdoti fanno un grandissimo lavoro pastorale e di catechesi per il popolo, ma in occasione delle feste questo popolo non può essere manovrato da qualcuno che non fa parte delle nostre comunità».

Il Vescovo incontra i giornalisti per gli auguri di Natale 2022 - foto S. Alfano/Insieme
Il Vescovo incontra i giornalisti per gli auguri di Natale 2022 – foto S. Alfano/Insieme

Richiamando i Cantieri di Betania, intrapresi dalla Chiesa italiana nel secondo anno del Cammino sinodale, Salvatore D’Angelo, direttore dell’Ufficio Comunicazioni sociali della diocesi e del mensile Insieme, ha ricordato la creazione del quarto cantiere per la Chiesa diocesana dedicato proprio alla pietà popolare.

«Non sono contrario alle processioni, ma alle loro degenerazioni – ha ribadito il Pastore diocesano -. Non mi illudo di cambiare chissà cosa, ma nemmeno possiamo pensare che le processioni siano il problema più grande dei nostri giorni o che, fatte le processioni, problemi ben più gravi scompaiano».

Il Vescovo incontra i giornalisti per gli auguri di Natale 2022 - foto S. Alfano/Insieme
Il vescovo Giuseppe Giudice all’incontro con i giornalisti per gli auguri di Natale 2022 – foto S. Alfano/Insieme

E, a questo proposito, il Vescovo si è detto molto preoccupato per il degrado umano e sociale del nostro tempo, riferendosi in particolare alle diverse forme di disagio giovanile e alle “stragi di ogni sera” che vedono sempre più giovani perdere la vita in strada, auspicando per il prossimo anno la firma di un patto educativo tra scuola, famiglia, istituzioni e Chiesa. E preoccupa anche l’emergere di una fitta rete di criminalità organizzata nell’Agro, come testimoniato dai recenti blitz delle forze dell’ordine in diversi comuni del territorio diocesano.

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