Una voce che sorride

Rachele Sorrentino: una vita tra famiglia, impegno ecclesiale e servizio alle istituzioni. «Crescere in Azione cattolica mi ha permesso di essere la professionista e la donna impegnata in politica che sono oggi»

Un ritratto parte da un dettaglio. Nel caso della professional counselor e assessora al comune di Poggiomarino, Rachele Sorrentino, è quello di una voce che sorride, crea sintonia e ti interroga su chi hai di fronte.

«Sono una giovane donna di 47 anni – mi dice – cresciuta in Azione cattolica fin da quando avevo 6 anni. In passato ho ricoperto anche dei ruoli all’interno dell’AC, come vicepresidente diocesana del settore adulti e responsabile per la formazione. Devo moltissimo alla mia formazione associativa, ha fatto maturate l’importanza di impegnarsi insieme, di operare per il bene della comunità».

E tanto ha contato l’esperienza in parrocchia: «Mi ha aiutata per una crescita a 360 gradi nella quale Dio mi ha guidata verso l’integrazione, al rispetto delle diversità, donandomi uno sguardo ecumenico sul mondo. Da quelle esperienze è nata la mia passione per la politica, anche se ci sono arrivata da tecnica».

Infatti ha portato la sua esperienza di professional counselor e dottoressa in Scienze e tecniche psicologiche. Dal 2020 Sorrentino è nella Giunta che affianca il sindaco di Poggiomarino, Maurizio Falanga.

A leggere l’elenco delle deleghe che le sono state affidate pensi che la sua giornata duri più delle canoniche 24 ore: servizi informativi e innovazione tecnologica, promozione degli eventi e dell’immagine della città, promozione delle pari opportunità, politiche per l’integrazione, trasparenza, tutela degli animali, finanziamenti europei, politiche familiari.

Rachele Sorrentino insieme al sindaco Maurizio Falanga durante una iniziativa al parco archeologico di Longola

«Vivo la politica come un servizio innanzitutto a Dio – racconta –, come una chiamata vera e propria, come un servizio ad un’intera comunità. Per ciascuno degli impegni che ho preso verso la mia città cerco di capire come posso aiutare e come posso usare la mia esperienza per fare la differenza».

Ne è l’esempio uno degli ultimi progetti messi in cantiere: «Stiamo ristrutturando una struttura comunale in disuso situata in piazza Mazzini grazie a dei fondi ricevuti dal ministero per le Pari Opportunità. La struttura ospiterà uno sportello antiviolenza, il centro per minori e per l’assistenza alle famiglie e tanto altro. I lavori sono già iniziati e dovrebbero concludersi entro l’estate».

La sua è un’azione concreta che fonda su un ideale concreto: «La politica deve farsi strumento per i cittadini. La pandemia ha evidenziato ulteriormente la necessità di fare rete e dobbiamo rispondere alle loro esigenze. Voglio fare ancora tanto per la mia città e so che la mano di Dio mi guiderà».

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