Al voto. Guida utile verso il 25 settembre

I problemi dei territori e le urgenze dei cittadini sembrano essere tagliati fuori dalla campagna elettorale, basata su slogan e tormentoni social che a volte disorientano i cittadini. Il sistema elettorale e il ridisegno dei collegi influiscono ulteriormente sull’umore degli italiani che il 25 settembre dovranno eleggere il nuovo Parlamento.
25 settembre
Roma, 28 gennaio 2022: elezione Presidente della Repubblica alla Camera Palazzo Montecitorio Parlamento – foto SIR/Marco Calvarese

Il 25 settembre si vota. La gran parte degli italiani è consapevole della chiamata alle urne, successiva alla crisi scatenata da Movimento 5 Stelle, Lega e Forza Italia all’interno del governo guidato da Mario Draghi.

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, lo scorso 21 luglio ha sciolto le Camere e passato la parola agli elettori.

Ad ascoltare i dibattiti nazionali, a leggere i post sui social, la campagna elettorale appare appiattita su alcuni temi.

I grandi assenti sembrano essere i territori e le reali esigenze degli italiani. Non sempre, infatti, quelle ritenute tali dai politici sono sentite anche da chi vive la normale quotidianità di provincia.

La legge elettorale ci mette il carico da novanta.

Le liste dei collegi plurinominali assegnati con il sistema proporzionale sono bloccate. Quelle dell’uninominale assegnate con sistema maggioritario sono incatenate al plurinominale, non essendo consentito il voto disgiunto.

I sondaggi da settimane hanno già il loro vincitore, avendo interpellato un «campione rappresentativo della popolazione» ed essendosi rifatti al voto delle passate elezioni Politiche ed Europee.

Insomma, questa è la minestra e questa ci dobbiamo mangiare. Se ciò non bastasse, c’è stata anche la rivoluzione dei collegi elettorali a seguito del taglio dei parlamentari.

In Campania si dovranno eleggere complessivamente 38 deputati e 18 senatori.

Se per l’uninominale della Camera l’Agro è compreso in maniera abbastanza omogenea nel collegio Scafati, l’uninominale del Senato vede il territorio diviso in due: Scafati, Angri e Pagani sono accorpate al collegio di Torre del Greco, mentre i restanti comuni sono inglobati in quello unico di Salerno.

I plurinominali raccontano ancora un’altra storia. Per la Camera l’Agro fa parte del collegio Salerno che fonde insieme i collegi uninominali di Salerno, appunto, Scafati, Eboli ed Avellino. Per il Senato il plurinominale accorpa i collegi di Caserta, Benevento e Salerno. Macro territori dove il più delle volte non si conosce il nome e il volto del candidato.

In questo bailamme infarcito da matriciane, carbonare e dibattiti su devianze, che poi tali non sono, vi elenchiamo i nomi dei candidati ai collegi uninominali di Camera e Senato nell’Agro nocerino-sarnese.

I nomi

Per la Camera i candidati nel collegio Scafati sono: Imma Vietri, centrodestra; Paola Lanzara, centrosinistra; Imma Zinnia, Azione/Italia Viva; Virginia Villani, Movimento 5 Stelle; Francesco Metropoli, Italexit; Erminia Maiorino, Unione Popolare; Vincenzo Trezza, Mastella Noi di Centro; Pasquale Sorrentino, Partito Animalista, Mario Sommella, Italia Sovrana Popolare, Stefania Giannattasio, Vita.

Al Senato, per il collegio Salerno, i candidati all’uninominale sono: Antonio Iannone, centrodestra; Anna Petrone, centrosinistra; Luigi Casciello, Azione/Italia Viva; Francesco Castiello, Movimento 5 Stelle; Giovanni Golino, Italexit; Antonio Pierri, Noi di centro; Lorenzo Forte, Unione Popolare.

Per il collegio Torre del Greco, che comprende i comuni di Pagani, Scafati ed Angri, sono candidati all’uninominale del Senato: Pina Castiello, centrodestra; Nora Di Nocera, centrosinistra; Mario Scognamiglio, Azione/Italia Viva; Orfeo Mazzella, Movimento 5 Stelle; Salvatore Caraviello, Italexit; Stefania Rossi, Noi di centro; Clementina Sasso, Unione Popolare.

Decine, invece, i nomi dei candidati nei collegi plurinominali, dove quasi tutti i partiti conosciuti e molti altri gruppi dell’ultima ora hanno presentato proprie liste.

A tutti gli elettori auguriamo buon voto, da esprimere con consapevolezza e conoscenza dei programmi e degli obiettivi da raggiungere per il bene comune e l’integrità della Repubblica.

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