Russo e Smaldone: istituito il Tribunale diocesano

Istituito e presentato il Tribunale diocesano per le cause di beatificazione di don Enrico Smaldone e del cavaliere Alfonso Russo.

Istituito e presentato il Tribunale diocesano per le cause di beatificazione di don Enrico Smaldone e del cavaliere Alfonso Russo.

Costituito il Tribunale diocesano per le cause di beatificazione del sacerdote angrese don Enrico Smaldone e del cavaliere Alfonso Russo, laico originario di Pagani. Lo ha ufficializzato questa mattina il Vescovo della Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno, mons. Giuseppe Giudice, durante la conferenza stampa trasmessa dai canali social del mensile diocesano Insieme.

La Pastorale della santità

“In questo tempo pandemico è bello come Chiesa proporre la pastorale della santità” ha affermato mons. Giuseppe. “Oggi presentiamo due figure straordinarie: un sacerdote e un laico – ha proseguito il presule – che testimoniano come la santità sia per tutti”. “Pur venendo da realtà bene precise, don Smaldone e il cavaliere Russo non appartengono a nessuno, sono della Chiesa” ha continuato il Vescovo Giuseppe.

Don Enrico Smaldone rappresenta l’attenzione al mondo dell’educazione e al rapporto con i giovani, il cavaliere Russo, invece, rimanda all’impegno nel volontariato, al servizio dei fratelli ammalati e sofferenti. “Scuole e sanità – ha evidenziato mons. Giudice – le due dimensioni più scosse dalla pandemia”.

“Come Chiesa non ci omologhiamo alle correnti che dividono. Abbiamo bisogno del fuoco dello Spirito che mette insieme carismi diversi. Questo è un cammino che affidiamo alla Chiesa, senza accanimento, da vivere con la crifra dell’umiltà, la stessa che hanno incarnato don Enrico Smaldone e il cavaliere Alfonso Russo, operando per il bene nel nascondimento” ha concluso il Vescovo.

La composizione del Tribunale diocesano

Mons. Giudice ha poi presentato la composizione del Tribunale diocesano, di cui è presidente. Il postulatore di entrambe le cause è il sacerdote della diocesi di Napoli, don Francesco Rivieccio. Il vicepostulatore per la causa di beatificazione di don Enrico Smaldone è Antonietta Abete; invece, per la causa del cavaliere Alfonso Russo è Angelo Santitoro. Il giudice delegato è mons. Vincenzo Leopoldo, vicario generale della Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno. Il promotore di giustizia è il cancelliere diocesano, don Salvatore Fiocco. Il notaio attuario è don Marco Siano, notaio aggiunto Giuseppe Contaldo. Periti storici nominati: don Vincenzo Spinelli e Giuseppe Palmisciano. Come censori teologi sono stati scelti mons. Carmine Citarella e il diacono Fabio Senatore. Il perito medico nominato è il dottore Mario Memoli. Il responsabile dell’archivio della postulazione è don Giuseppe Perano. L’Ufficio Stampa è affidato a Salvatore D’Angelo.

Don Francesco Rivieccio: “La santità non ha età”

Durante la conferenza stampa è intervenuto anche il postulatore delle cause di beatificazione, don Francesco Rivieccio, che ha invitato il popolo di Dio a partecipare attivamente al percorso per riconoscere la santità dei due Servi di Dio: “Sarà importante invitare le persone che hanno conosciuto Smaldone e Russo a testimoniare, per raccogliere il più ampio numero di testimonianze. Questo è lo scopo preciso del Tribunale diocesano”. Infatti, una volta raccolte le prove documentali, sarà tutto inviato a Roma alla Congregazione per le Cause dei Santi, affinché vengano valutate le cause e sulle quali si esprimerà in ultima battuta il Santo Padre.

Al termine della conferenza stampa sono state presentate anche le immagini scelte per i Servi di Dio che accompagneranno il loro iter.

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