Incontri vocazionali nelle foranie. Il calendario 2022/2023

Si comincia domani nelle parrocchie della forania di Sarno. Sabato 12, alle ore 20.00, la veglia di preghiera nella parrocchia di San Francesco d’Assisi

Per adempiere al comando del Signore che ha chiesto di pregare per le vocazioni, anche quest’anno il Centro Diocesano Vocazioni promuove una serie di iniziative.

Ogni mese le singole foranie della Diocesi saranno visitate da seminaristi, religiosi e consacrate che porteranno la propria esperienza nelle parrocchie, durante la Messa domenicale, invitando a partecipare alla veglia di preghiera in programma il venerdì o il sabato successivo.

I seminaristi con i novelli diaconi don Domenico Petti e don Mattia D’Antuono (al centro), insieme ai referenti diocesani mons. Carmine Citarella e don Giuseppe Villani

Il primo appuntamento foraniale è per domani, nelle parrocchie di Sarno. Sabato prossimo, 12 novembre, nella parrocchia San Francesco d’Assisi in Sarno alle ore 20.00 ci sarà la veglia di preghiera. Nell’arco dell’anno saranno previste alcune giornate di ritiro spirituale aperte ai giovani dai 17 anni in su.

I referenti diocesani mons. Carmine Citarella e don Giuseppe Villani accoglieranno eventuali richieste e accompagneranno quanti lo richiederanno.

Total
0
Shares
Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Related Posts
Leggi tutto

Card. Zuppi: “Grande continuità tra Benedetto XVI e Francesco, solo l’accoglienza apre al futuro”

"Non dobbiamo andare in ordine sparso. Mettere al centro Gesù, ascoltare i tanti compagni di strada, riscoprire la bellezza del Vangelo oggi, imparare a camminare insieme: sono le sfide che stiamo affrontando. La Chiesa è sinodale in questo senso". Parla il card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei: "La Chiesa procede nella direzione tracciata da Benedetto XVI e raccolta da Francesco". Sul conflitto in Ucraina, "lo sforzo da compiere è aprire tutti gli spazi possibili per interrompere la logica della guerra, iniziata da un aggressore". Quanto al rapporto con il Governo, "la Chiesa non smetterà di fare assistenza, dando una risposta immediata, ma anche di coinvolgersi affinché la persona sia sempre al centro dello sforzo delle istituzioni".