Una luce speciale nello sguardo

L’esperienza di fede di alcuni bambini della comunità parrocchiale Sant’Antonio di Padova a Poggiomarino. Testimonianze che toccano il cuore.
Alessandro, con le mani giunte, davanti a padre Antonio Piccirillo, insieme agli altri ministranti

La prima Giornata mondiale dei Bambini accende i riflettori sull’attenzione della Chiesa per i più piccoli. Nella nostra comunità parrocchiale Sant’Antonio di Padova a Poggiomarino vi sono fanciulli con una luce particolare negli occhi, luce che noi adulti facciamo fatica a vedere perché abbiamo sviluppato la “cataratta alla gioia”.

Indossiamo allora gli occhiali della purezza e guardiamoli più da vicino partendo da Alessandro, “il chierichetto di sant’Antonio” che al momento della pace corre come un fulmine dal presbiterio alla navata per abbracciare mamma, papà e gli zii, perché il segno di pace è un fatto serio e non formale. Da quando aveva tre anni la nonna gli cantava spesso “Gesù è qui che passa in mezzo a noi, e quando passa tutto si trasforma”.

Ha 4 anni quando Salvatore, che segue ogni liturgia come un segugio, lo nota e lo invita ad accompagnare il sacerdote sull’altare.

Anche durante il Covid chiedeva a mamma e papà di preparare la casa come se si fosse in chiesa seguendo la Messa in tv. Alessandro è presente ad ogni processione con padre Aldo e non è facile sovrastare la sua voce, già così sicura e importante. Da un po’ di tempo si è “innamorato” della comunità carismatica Gesù Risorto che segue anche da solo nei convegni. E parliamo di un bimbo di 10 anni.

Flavia arriva in chiesa un’ora prima della Messa con la speranza di leggere la preghierina, quest’anno riceverà la Prima Eucaristia. Spesso è con Serena e i cuginetti ma non ha certo paura di rimanere da sola nel banco con Gesù. Francesca ha 7 anni e da circa due ama – come dice lei – portare le ampolle e servire con amore all’altare del Signore, non vede l’ora di poter fare la Prima Comunione.

Ferdinando ha già incontrato il Papa due volte con l’esperienza del rosario “Con la voce di Maria”, partecipa con fedeltà alla Messa, alle processioni ed ai rosari nei cortili. Ha un legame particolare con padre Antonio al quale un giorno ha detto: «Voglio diventare come te».

Tanti altri nomi vedremo crescere a “pane e vino” come Emanuela, Alessandra, Alice, tutti del gruppo ministranti. Sono una trentina di bambini, seguiti dall’attento fra Paolo Fresa insieme a Francesco, Angela e Raffaele Caruso.  

Seguiamoli questi bambini, con i loro stessi occhi, perché ci vedono bene!

Aniello Lettieri

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