Guardando Pietro per risorgere dalla propria storia

Il seminarista Orazio De Vivo racconta l’incontro con papa Francesco in occasione del novantesimo anniversario del seminario “Alessio Ascalesi” di Napoli.
Orazio De Vivo con papa Francesco

Non posso fare a meno di condividere l’esperienza straordinaria dell’incontro con papa Francesco che ho vissuto insieme agli altri seminaristi della nostra Diocesi, Luca Corradino, Andrea Cardinali, Marc Kyelem, Domenico Giordano e Antonio Pontecorvo.

In occasione del 90° anniversario del Seminario “Alessio Ascalesi” di Napoli, abbiamo avuto la possibilità di avere un’udienza privata con il Santo Padre. È difficile esprimere a parole l’emozione che ho provato nel trovarmi di fronte a lui, una presenza che irradia umiltà e gentilezza, diffondendo un profumo di resurrezione.

Il Papa, iniziando il suo discorso, ha espresso gratitudine per la nostra risposta alla chiamata del Signore. Ci ha incoraggiato ad essere fedeli e a consegnare ogni giorno le nostre vite all’incessante opera dello Spirito Santo. Le sue parole, piene di saggezza e calore, hanno fatto vibrare in me un profondo senso di responsabilità.

Utilizzando la metafora del cantiere per descrivere la Chiesa e il nostro cammino di formazione sacerdotale, il Pontefice ha descritto la Chiesa come un cantiere aperto, in costante movimento e aperto alle novità dello Spirito. Questa immagine è diventata il leitmotiv del nostro incontro, poiché ci ha esortato a essere ministri che camminano con il Crocifisso Risorto, portando la bellezza del Vangelo agli uomini.

Il Papa entra nella Sala Clementina tra gli applausi dei presenti – foto Vatican Media/Sir

L’analogia del cantiere ha toccato profondamente il mio cuore. Papa Francesco ci ha incoraggiato a essere pronti a lasciare che Dio demolisca gli aspetti incoerenti nella nostra fede e nella nostra storia umana. Un processo faticoso, ma essenziale per permettere allo Spirito Santo di costruire in noi una vita conforme a Cristo.

L’incontro con il Santo Padre è stato più di un semplice discorso. È stato un momento di resurrezione nella mia e nelle nostre vite, un’opportunità di riflessione profonda sulla nostra formazione sacerdotale e sul significato della nostra vocazione. Le sue parole hanno toccato le radici del cuore, spronandomi a scavare a fondo nel cantiere della mia formazione, facendo luce dentro di me con sincerità, coltivando la vita interiore e affinando l’arte del discernimento.

Con la Quaresima in corso e la Pasqua all’orizzonte, il Papa ci ha esortato a percorrere la strada della conversione e del rinnovamento. Ha ricordato l’importanza di vivere con rinnovato stupore l’amore di Dio, abbracciando uno stile di vita sobrio e attento ai più poveri. Le sue parole mi hanno motivato a essere un futuro presbitero capace di donarmi agli altri, vivendo nella giustizia, nella pace e nella fraternità.

L’incontro con il Vescovo di Roma rimarrà inciso nel mio cuore come un momento di crescita e ispirazione. La sua guida e il suo esempio continueranno a illuminare il cammino della nostra formazione sacerdotale e della Chiesa tutta, spronandomi a essere un futuro ministro autentico e dedicato al servizio della Chiesa e del mondo.

Orazio De Vivo

Iscriviti alla nostra newsletter per restare sempre aggiornato.

Total
0
Shares
Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Related Posts