«La santità di Paolo VI nei frutti del Concilio Vaticano II»: convegno a Napoli

L’appuntamento è per giovedì 19 ottobre, dalle ore 9.30, presso l’aula I della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale. Relazionerà mons. Giuseppe Giudice
Il panno con il volto di san Paolo VI il giorno della canonizzazione – foto Siciliani-Gennari/SIR

«La santità di Paolo VI nei frutti del Concilio Vaticano II» è il tema della giornata di approfondimento dedicata all’ecclesiologia del Concilio Vaticano II.

L’appuntamento è per giovedì 19 ottobre, dalle ore 9.30, presso l’aula I della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale. Una iniziativa promossa dai docenti di Liturgia, don Carmine Autorino, e di Sacramentaria, don Piercatello Liccardo, in sinergia con il decano della Sezione San Tommaso e il preside della Facoltà.

Quest’anno infatti celebreremo il sessantesimo anniversario della pubblicazione della Costituzione Conciliare Sacrosanctum Concilium (4 dicembre 1963 – 4 dicembre 2023) e già da un anno la sezione San Tommaso della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia meridionale ha messo in cantiere una serie di iniziative ed eventi celebrativi che potesse dare risalto a questo importante anniversario.

Dalla commemorazione alla riflessione

Si tratta di una occasione che intende, oltre che commemorare, offrire l’occasione per riflettere, approfondire e studiare il grande dono che il Concilio Vaticano II è stato ed è per la Chiesa, che vive continui mutamenti legati a quelli della società contemporanea.

La giornata di approfondimento, rivolta prevalentemente agli studenti dell’ultimo anno accademico di studi teologici, e a quanti volessero approfondire le tematiche conciliari, intende fornire una visione trasversale della teologia, per fugare il rischio che essa diventi settoriale e monolitica.

Per questo motivo la sezione intende offrire una visione multidisciplinare che, seppur legata a uno specifico argomento di approfondimento, vuole suggerire agli studenti e ai teologi un metodo sempre più interdisciplinare e collegiale che permetta di gustare le molteplici sfaccettature che la teologia può offrire allo studio e alla formazione personale.

Il relatore

Nel caso di specie si è intesi, invitando per una speciale lezione accademica il vescovo di Nocera Inferiore-Sarno, mons. Giuseppe Giudice, approfondire l’ecclesiologia del Concilio Vaticano II attraverso la figura di san Paolo VI.

Un’occasione per meglio comprendere il cammino compiuto dal Concilio durante gli anni di redazione dei documenti conciliari stessi. In questa panoramica ecclesiologica i docenti della sezione si sono offerti per contribuire a rendere tale approfondimento ancora più ampio grazie a una serie di “comunicazioni” che si aggiungeranno a quanto ci dirà il presule.

Approfondire gli aspetti della Sacrosantum Concilium

Si tratta di approfondimenti che riguardano l’aspetto liturgico sacramentale e quindi direttamente la Sacrosantum Concilium, consci che non ci può essere culto autentico senza una vera e profonda visione di Chiesa, ma che riguardano anche il dialogo con la cultura e il mondo contemporaneo, certi che una Chiesa che non dialoga con il mondo non può ascoltarne le necessità, soccorrerne i bisogni, presentarne a Dio le suppliche e ovviamente la certezza che una Chiesa che non guarda con occhio fraterno ai cristiani che celebrano il Signore in altre comunità ecclesiali non può dirsi veramente Chiesa.

Questi punti nodali, a cui senz’altro se ne potrebbero aggiungere tanti e altri, sono un assaggio del lavoro che oggi sempre più si fa nelle facoltà teologiche che hanno la missione importante e delicata di formare non solo la cultura degli “addetti ai lavori”, ma anche le coscienze dei credenti grazie a un approccio sempre più diretto sulla vita delle comunità e dei luoghi dove essi vivono.

Il parterre accademico

Il programma della giornata prevede i saluti del decano, mons. Antonio Foderaro, la relazione del Vescovo di Nocera Inferiore-Sarno e, a seguire, le comunicazioni dei docenti: don Salvatore Esposito, don Carmine Autorino, don Francesco Asti e don Edoardo Scognamiglio. I lavori saranno moderati da don Gianpiero Tavolaro.

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