“Arte che cura”: a Pagani il concerto di Emiliano Toso

Un concerto-conferenza con musica a 432 Hz, frequenza che agisce a livello più profondo del nostro organismo, donando benefiche sensazioni
Emiliano Toso – foto da www.facebook.com/tosoemiliano

“Arte che cura” è il progetto realizzato presso il reparto di Ematologia dell’ospedale Andrea Tortora di Pagani. Domani sera ci sarà l’epilogo con il concerto in programma alle ore 20.00 all’Auditorium Sant’Alfonso Maria de Liguori di Pagani.

Una conferenza/concerto di Emiliano Toso, biologo molecolare e musicista, che nell’ambito del progetto ha svolto un viaggio terapeutico attraverso i sensi.

L’iniziativa è realizzata dal reparto di Ematologia paganese in collaborazione con La Locanda di Almayer Onlus ed il Comune di Pagani.

Lo scopo

«Lo scopo è quello di offrire a tutti i pazienti in cura la possibilità di integrare le cure farmacologiche con l’arte che, nelle varie forme, interagisce con l’organismo attraverso i cinque sensi. L’arte, infatti, può essere una cura, perché fa bene al cuore ed all’ anima. In millesimi di secondi abbiamo milioni di miliardi di connessioni neuronali che mettono in moto tutta una trasformazione di ciò che siamo stati e di ciò che saremo», spiegano dall’Asl Salerno.

«A modificare tutto questo – si legge in una nota – sono le vibrazioni e le informazioni che attraverso esse entrano seminando qualcosa di nuovo che determina potatura nelle vecchie informazioni e nuove gemmazioni».

“L’arte che cura”, quindi, vuole essere un progetto per «parlare alle cellule…una passeggiata in mezzo a suoni e ad opere d’arte che riescono a suscitare in tutti i pazienti che osservano, cure oltre che per il corpo anche per la loro anima».

Inno alla vita nei luoghi della cura

Insomma, accogliere l’arte come inno alla vita nei luoghi della cura, del recupero delle forze e della malattia.

«L’arte in ospedale è il segno che la ricerca alla bellezza non si interrompe mai, neanche di fronte alla malattia o alle ansie insite nelle attività ad alto contenuto emotivo come quelle che si svolgono quotidianamente nei reparti».

Così sui muri dell’ospedale appaiono le forme e i colori della speranza: «Un percorso studiato tra arte suoni, colori, per accompagnare alle terapie tradizionali, le vibranti opere d’arte che i nostri artisti contemporanei riescono a donare».

Un viaggio nei cinque sensi che inizia dall’udito, con questo concerto-conferenza con musica a 432 Hz (frequenza che agisce a livello più profondo del nostro organismo, donando benefiche sensazioni) eseguito dal biologo molecolare e musicista Emiliano Toso.

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