Nel ricordo di Libera Maria d’Atri

Don Giuseppe Perano ha voluto ricordare l’impegno della catechista, scomparsa il 16 luglio scorso, intitolandole le aule usate per la catechesi.
Libera Maria d’Atri
Inaugurazione delle aule intitolate a Libera Maria d’Atri.

Non sono mai abbastanza gli uomini e le donne che si dedicano alla trasformazione della società attraverso l’impegno per trasmettere i valori cristiani alle giovani generazioni.

Tra questi c’è Libera Maria d’Atri. Una vocazione fiorita nella terra di San Michele – Libera Maria era nativa di Monte Sant’Angelo in Puglia –, che si è poi radicata presso la comunità di San Michele Arcangelo in Nocera Superiore per ben ventisei anni.

Libera Maria d’Atri

Per questo don Giuseppe Perano ha voluto ricordare l’impegno della catechista, scomparsa il 16 luglio scorso, all’età di 67 anni, intitolandole le aule usate per la catechesi.

Libera Maria, convinta che ogni cristiano sia chiamato, in virtù del Battesimo, ad essere autentico testimone del Risorto, ha accolto la chiamata a mettersi al servizio per la preparazione ai sacramenti dell’iniziazione cristiana sotto la guida del compianto mons. Mario Vassalluzzo e delle suore Pastorelle.

Impegno interrotto amaramente negli ultimi anni a causa di una grave malattia che ha saputo accettare con cristiana sopportazione, consolata dal sostegno spirituale di don Giuseppe.

Oggi le aule a lei intitolate continuano a rappresentare un luogo di ascolto della Parola di Dio e trasmissione dei valori cristiani, gli stessi testimoniati da Maria attraverso l’esempio. Fu pioniera della rinascita della parrocchia fino alla realizzazione della nuova struttura quando la vecchia chiesa fu quasi distrutta dal sisma del 1980.

Le sue origini montanare conferivano grande tenacia della sua azione educativa, una caratteristica che si univa alla dolcezza con cui esprimeva costantemente solidarietà ai più bisognosi, condividendo il suo “Dio sempre ti ringrazio!”.

In un mondo bisognoso di virtù cristiane, Libera Maria continuerà a rappresentare un esempio oltre che un dolce ricordo per la sua comunità.

Antonio Campitiello

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