Al Liceo don Carlo La Mura di Angri “i muri parlano”

Un istituto scolastico attento ai valori della legalità, della cultura e della memoria. È l’esperienza del liceo “don Carlo La Mura” di Angri, che il 4 giugno scorso ha inaugurato l’ultimo ciclo di una serie di murales posti lungo il viale d’ingresso all’edificio scolastico.
Un particolare del murales dedicato al generale dell’Arma dei Carabinieri Gennaro Niglio

L’opera, realizzata dagli studenti del corso in Design for the Built Enviroment dell’Università degli Studi “Federico II” di Napoli in collaborazione con l’associazione angrese Panacea, ha come protagonista il generale dell’Arma dei Carabinieri Gennaro Niglio, morto nel 2004 e noto nell’intero Agro per la sua intensa attività anticrimine. Il murales, realizzato con la tecnica dell’Augmentig, consente a chi lo ammira di scoprire vari contenuti digitali attraverso l’utilizzo di una app sul proprio smartphone.

«I muri parlano. Al liceo “La Mura” dicono l’impegno e le storie di personaggi che hanno interpretato la vita e il mondo in maniera esemplare – dichiara, fiero e soddisfatto, il dirigente scolastico dell’istituto Filippo Toriello –. Il ciclo di murales dedicati al generale Niglio, ai personaggi illustri di Angri, a uomini e donne della storia della scienza, della letteratura, della filosofia sono lì per raccontare idee trasformatrici di realtà.

Si entra a scuola all’insegna dell’impegno per la legalità e la cultura.

Non solo segno estetico donato a tutta la comunità scolastica e angrese, ma soprattutto impegno etico rappreso in raffigurazioni che parlano, dicono la storia, arrivano alla mente e al cuore di chi li guarda. I muri del liceo alzano la voce contro le ingiustizie e le illegalità in nome della cultura finalizzata all’umanizzazione di tutti. I muri del liceo, arricchendosi tra poco di altre raffigurazioni, continueranno a parlare».

A breve, infatti, il liceo, che – va ricordato – fino a poco tempo fa ha ospitato il centro vaccinale della città doriana, vivrà l’intitolazione del viale d’ingresso, che diventerà Viale della legalità Dino Gassani e Giuseppe Grimaldi, portando dunque avanti anche la memoria di due vittime innocenti della camorra, di cui una, l’avvocato Gassani, angrese.

Antonio Pontecorvo

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