Angri aiuta l’Ucraina: a Kiev le derrate del conventino

Dopo essere stata ospitata in via Risi, la signora Uliana ora fa da ponte tra l’Italia e l’Ucraina per la gestione degli aiuti umanitari. A coordinare la raccolta ad Angri è fra Salvatore Manzo
La figlia della signora Uliana prepara i sacchetti con la pasta arrivata dall’Italia

Angri aiuta l’Ucraina dando accoglienza al conventino di San Francesco e inviando decine di chili di derrate alimentari. Dopo la prima fase, quando la comunità francescana ha accolto i rifugiati, ora si passa al sostegno a distanza.

Infatti, alcune famiglie ospitate nella struttura religiosa di via Risi sono ritornate in patria, mentre altre sono ora accolte nella parrocchia di San Michele Arcangelo a Nocera Superiore. Le signore che sono tornate a casa hanno mantenuto i contatti con fra Salvatore Manzo, la comunità francescana di Angri e quella di Santa Maria dei Bagni di Scafati.

Grazie a questo ponte è stato possibile organizzare la raccolta di aiuti umanitari, beni di prima necessità che sono stati inviati a Kiev. Nella capitale dell’Ucraina sono arrivati tantissimi prodotti, frutto della generosità del popolo angrese e di tutto l’Agro nocerino sarnese.

Pasta, riso, legumi e pelati per gli sfollati

Sacchi di pasta e di riso da 5 chilogrammi ciascuno, centinaia di legumi e pelati in scatola, tonno, olio e tanta altra provvidenza che servirà a sfamare decine di famiglie rimaste senza casa e senza sostegni economici. A fare da tramite tra l’Italia e l’Ucraina è la signora Uliana, accolta per tre mesi al conventino di via Risi.

La donna era ad Angri con due figli e i suoi animali domestici. Qualche settimana fa, considerato che non piovevano più bombe su Kiev, ha deciso di tornare a casa. Tuttavia, fra Salvatore ha mantenuto i legami e tramite corriere le ha fatto giungere il necessario per sopravvivere in una zona disastrata dalla guerra.

Uliana e i figli hanno ricevuto gli alimenti e li hanno suddivisi per poi distribuirli tra le tante famiglie bisognose della capitale ucraina. Gli aiuti partiti da Angri sono il segno del grande cuore della comunità dell’Agro, che ha prima accolto ed oggi sostiene a distanza i più bisognosi, vittime della guerra.

L’incontro con papa Francesco

Mercoledì scorso, fra Salvatore ha anche organizzato una visita a Roma. A bordo dell’autobus partito dall’Agro c’erano i rifugiati che hanno preferito restare ancora in Italia.

Il religioso francescano li ha portati in Vaticano, per l’udienza generale di papa Francesco. Il Santo Padre, al termine dell’udienza, ha incontrato due famiglie. Le ha salutate e ha impartito su loro e sui loro cari la benedizione apostolica.

“Per favore, non dimentichiamo il popolo martoriato dell’Ucraina in guerra. Non abituiamoci a vivere come se la guerra fosse una cosa lontana. Il nostro ricordo, il nostro affetto, la nostra preghiera e il nostro aiuto siano sempre vicino a questo popolo che soffre tanto e che sta portando avanti un vero martirio”, è stato l’appello di Francesco.

Sa. D’An.

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