La sesta malattia: come riconoscerla e trattarla

La sesta malattia, chiamata anche roseola, roseola infantum, esantema critico, esantema subitum o febbre dei tre giorni si manifesta soprattutto nei bambini tra i 6 mesi e i 2 anni di età; il nome deriva dal fatto che un tempo, quando non esistevano ancora i vaccini, si usava numerare le malattie più comuni dei bambini.

È causata da un virus della grande famiglia degli herpes (la stessa famiglia dell’herpes labiale e della varicella). La trasmissione del virus avviene attraverso il naso e la bocca (quindi tramite colpi di tosse e starnuti) oppure attraverso le mani e gli oggetti contaminati ed è frequente in ogni stagione.

I sintomi iniziano a comparire dopo 1-2 settimane di incubazione e solitamente il sintomo principale è la febbre alta, poco responsiva agli antipiretici. Dopo 3-5 giorni, la febbre improvvisamente scompare ed ecco che compaiono le macchie: tipicamente non danno fastidio né provocano prurito, iniziano dal tronco e dal collo e possono diffondersi a braccia e gambe, ma solitamente non si estendono al viso, alle mani e ai piedi. Sono macchie rosa-rosso piane, senza vescicole (quindi non contengono liquido come quelle della varicella) che scompaiono nel giro di un paio di giorni senza lasciare alcun segno. La sesta malattia, solitamente, comporta 3-5 giorni di febbre seguiti da 2-3 giorni di “macchie”. Una volta comparse le prime macchie, il bambino può considerarsi praticamente guarito. Essendo un’infezione non pericolosa, non ci sono accorgimenti particolari da prendere, se non quello di utilizzare il paracetamolo o l’ibuprofene quando il bambino mostra malessere o febbre. Durante la sesta malattia è stata notata una frequenza maggiore di convulsioni febbrili. Nonostante questo sintomo spaventi molto i genitori, le convulsioni sono benigne e si risolvono senza conseguenze.

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