“Ho il dovere innanzi alla coscienza del mio Paese e per difendere la vitalità del mio popolo di parlare come italiano, ma sento la responsabilità e il diritto di parlare anche come democratico antifascista, come rappresentante della nuova Repubblica che, armonizzando in sé le sue aspirazioni umanitarie di Giuseppe Mazzini, le concezioni universalistiche del cristianesimo e le speranze internazionalistiche dei lavoratori, è tutta rivolta verso quella pace duratura e ricostruttiva che voi cercate e verso quella cooperazione fra i popoli che avete il compito di stabilire”.
Queste sono le parole che il 10 agosto 1946, davanti ai 21 stati vincitori della seconda guerra mondiale, l’allora presidente del Consiglio dei ministri italiano, Alcide De Gasperi, pronunciò nel suo discorso alla Conferenza di pace di Parigi, sottolineando come l’Italia era pronta a mettersi al lavoro per un’Europa unita e pacifica. Proprio De Gasperi nel 1954 fu il secondo presidente del Parlamento europeo, dopo il belga Paul-Henri Spaak, e il primo italiano a ricoprire quella carica. In vista del rinnovo del Parlamento europeo può essere utile approfondire il funzionamento della presidenza dell’Assemblea. Il primo compito del neoeletto Europarlamento sarà eleggere il proprio presidente e gli altri organismi interni.
Passato e presente. La storia ci consegna un lungo elenco dei presidenti del Parlamento europeo già da prima dell’elezione a suffragio universale avvenuta nel 1979. Gli italiani sono 5, a sottolineare il contributo che il nostro Paese ha portato a questa importante istituzione.
Alcide De Gasperi, ritenuto uno dei padri fondatori della Comunità europea, fu presidente del Parlamento europeo per pochi mesi nel 1954, prima della sua scomparsa.
Nella medesima carica fu seguito da Giuseppe Pella, Gaetano Martino, quindi Mario Scelba ed Emilio Colombo. Dal ’79 in poi, si trovano ancora due presidenti italiani del Parlamento europeo: Antonio Tajani, dal 2017 al 2019, e il compianto David Sassoli, dal 2019 fino alla sua morte, avvenuta all’inizio del 2022. Il Parlamento europeo ha avuto anche tre donne alla sua presidenza: Simone Veil nel 1979, prima donna a presiedere l’assemblea e, in seguito, Nicole Fontaine.
Attualmente la presidente è la maltese Roberta Metsola. Il prossimo presidente o la prossima presidente del Parlamento europeo, sarà eletto/a a Strasburgo durante la prima sessione plenaria, già fissata per metà luglio. Il voto dipenderà da un accordo tra i gruppi politici presenti in emiciclo e dagli eurodeputati che saranno eletti alle elezioni di giugno.
Ruolo di primo piano. La presidenza del Parlamento europeo è eletta per un periodo rinnovabile di due anni e mezzo, pari a metà legislatura. La presidenza rappresenta il Parlamento europeo all’esterno e nelle sue relazioni con le altre istituzioni dell’Unione europea.
“La presidenza – spiega una nota dell’Europarlamento – sovrintende ai lavori del Parlamento europeo e dei suoi organi costitutivi, come pure alle discussioni in aula, e garantisce il rispetto del regolamento del Parlamento”.
In apertura di ogni riunione del Consiglio europeo, il presidente esprime il punto di vista del Parlamento europeo in merito ai punti iscritti all’ordine del giorno e ad altre tematiche. Ancora: “Con la sua firma, il presidente rende esecutivo il bilancio dell’Unione europea dopo che quest’ultimo è stato approvato dal Parlamento”. Firma inoltre, insieme al presidente del Consiglio Ue, tutti gli atti legislativi adottati nell’ambito della procedura legislativa ordinaria.
Una macchina complessa. Il Parlamento europeo dispone di diversi altri organi politici competenti per l’organizzazione dei lavori nonché per le questioni di ordine amministrativo, finanziario, organizzativo e del personale. La Conferenza dei presidenti è l’organo politico del Parlamento europeo competente per l’organizzazione dei lavori e la programmazione legislativa, l’attribuzione delle competenze e la composizione delle commissioni e delle delegazioni, le relazioni con le altre istituzioni dell’Ue, con i parlamenti nazionali e i Paesi terzi.
La Conferenza dei presidenti prepara il calendario dell’istituzione e l’ordine del giorno delle plenarie.
È composta dal presidente del Parlamento e dai presidenti dei gruppi politici. L’Ufficio di presidenza è invece l’organo direttivo regolamentare del Parlamento europeo. Stabilisce il progetto preliminare del bilancio del Parlamento europeo e ha la competenza per le decisioni amministrative, relative al personale e organizzative; è composto dal presidente del Parlamento europeo, da 14 vicepresidenti e da 5 questori eletti dall’assemblea.
Infine vi è il Collegio dei questori, organo responsabile dei compiti amministrativi e finanziari concernenti direttamente le deputate e i deputati e le loro condizioni di lavoro. Per le funzioni politiche e legislative il Parlamento si avvale delle Commissioni parlamentari, delle Delegazioni, dei Gruppi politici, mentre il momento più alto dei suoi lavori sono le Sessioni plenarie di quattro giorni che si svolgono 12 volte l’anno a Strasburgo e alcune “mini plenarie” a Bruxelles, in genere di due giorni.
Gianni Borsa e Marco Calvarese
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