Lo sport che unisce frutto di “una firma che fa bene”

L’integrazione passa dall’atletica e il basket: grazie ai fondi dell’8xmille la Caritas diocesana porta avanti il progetto “Si può dare di più”.
I bambini di “Si può dare di più”

Il sorriso sui loro volti è la vittoria più grande. Dal timore all’integrazione, dal disorientamento alla sicurezza: sono i ragazzi del progetto “Si può dare di più” che mette insieme l’inclusività dello sport e le sfide della disabilità.

Un progetto nato da un’intuizione di Carmela, volontaria della Caritas diocesana di Nocera Inferiore – Sarno, che ha da sempre desiderato fare qualcosa per questi ragazzi speciali

Grazie ai fondi 8xmille che la Chiesa cattolica ogni anno mette a disposizione delle Caritas, è stato possibile organizzare una rete tra enti, istituzioni ed associazioni del mondo dello sport. Questo è il secondo anno che ragazzi, provenienti da famiglie con disagio socioeconomico e affetti da diverse patologie o disabilità, possono praticare sport gratuitamente, insieme ai ragazzi cosiddetti normodotati.

I bambini di “Si può dare di più”

«Sono alla Scuola di Atletica nocerina dal 2017 – racconta Giovanni, che insieme a Matteo è l’istruttore di atletica del progetto – ma questa è la mia prima esperienza con il mondo della disabilità. Sono ragazzini che hanno semplicemente bisogno di più amore. Anche se noi dedichiamo loro parte del nostro tempo, che togliamo alla famiglia, al lavoro, ci viene centuplicato nella gratificazione dei risultati che riusciamo a raggiungere insieme».

Con la progettualità 2024, la Caritas diocesana ha ampliato la collaborazione anche con la onlus Autismo fuori dal silenzio, associazione che da anni opera sul territorio diocesano e che due pomeriggi a settimana porta i suoi ragazzi presso le strutture sportive convenzionate con la Caritas.

«Grazie a questo progetto i nostri ragazzi possono praticare sport all’aperto, in un contesto di integrazione e socialità – sottolinea Rossella, assistente e volontaria dell’associazione –. Si tratta di ragazzi che vanno dagli 8 ai 14 anni, hanno tutti una diagnosi di spettro autistico. Siamo dovuti partire dagli schemi motori di base, il riconoscimento dei colori, il salto, la corsa. Da quando hanno iniziato il percorso vediamo grandi miglioramenti nella risposta agli istruttori ma soprattutto nel loro comportamento fuori dal campo».

La sfida più grande è quella dell’inclusività, perché gli allenamenti si svolgono insieme ai ragazzi della Scuola di Atletica. «All’inizio c’era un po’ di diffidenza, adesso tanto amore», racconta Carmela, che non perde occasione per essere sul campo con i ragazzi.

Basta poco per regalare un sorriso. Basta una firma, una firma che fa bene.

Guida alla firma

Chi possiede solo redditi di pensione, di lavoro dipendente o assimilati, attestati dal modello CU ed è esonerato dalla presentazione della dichiarazione dei redditi può firmare utilizzando l’apposita scheda allegata alla Certificazione. Può firmare anche chi si avvale del 730 precompilato, del 730 ordinario e il Modello Redditi. Per tutte le indicazioni visita il sito www.8xmille.it

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