Quanto ha camminato Maria, la Serva del Signore, la Madre di Dio! E continua a camminare, in tante parti del mondo e ovunque, per rimanerci accanto e accompagnarci lungo la strada.
Nel mese di maggio, pur conoscendo bene come la Liturgia ha spalmato la presenza di Maria nelle varie stagioni dell’Anno Liturgico, non abbiamo potuto fare a meno di ricorrere a Lei, educati da una robusta devozione.
Quanti ricordi della nostra infanzia, della nostra semplice ed incipiente spiritualità, sono legati al mese di maggio che, nonostante tutti i cambiamenti, rimane il mese mariano per antonomasia, tripudio di rose, primavera e devozioni.
Ha camminato Maria e noi, sempre per via, cerchiamo di farlo con Lei, accompagnati da Lei e, magari, come Lei.
Ha camminato a Nazareth quando ha ricevuto la chiamata dell’Angelo; passi compiuti forse anche nel buio, ma con il cuore, l’intelligenza e la fede. Ha camminato, conservando nel cuore la promessa, in attesa che Giuseppe uomo giusto decidesse il da farsi, anche lui aiutato e sostenuto dal sogno di Dio.
Ha camminato cantando il Magnificat sui monti della Giudea per raggiungere la casa della cugina Elisabetta e ricevere, sulla soglia di quella abitazione, la più bella lode: A che devo che la Madre del mio Signore venga a me? Beata te che hai creduto! Maria, gravida del Verbo, ha camminato nella notte di Betlemme, respinta e non accolta, alla ricerca di un alloggio per il Figlio di Dio.
Ha camminato preoccupata per fuggire in Egitto con Giuseppe e Gesù, per proteggere il bambino dalle mani di Erode; e ha camminato, dopo la morte del tiranno, rifacendo la strada a ritroso per tornare a vivere nella sua Nazareth. Ha camminato, come ogni genitore, questuando in giro alla ricerca del figlio smarrito; e, trovatolo nel tempio con i dottori della legge, è tornata a Nazareth custodendo e meditando le sue parole nello scrigno del cuore.
Ha camminato con il Figlio lungo la via dell’annuncio e, presente sempre come discepola e madre, ha anticipato l’ora alla festa di Cana. Ha camminato la Madre dolorosa lungo la via del Calvario; e ha camminato di più stando in piedi sotto la Croce e condividendo tutta la Passione del Figlio, Trafitta nell’anima con il Trafitto.
Ed ha camminato, l’unica, nel silenzio e dopo il silenzio del sabato, per andare a recuperare i figli smarriti, rimasti inchiodati alla Croce, spaesati, turbati, distrutti, e accompagnarli nella sala al piano superiore per attendere insieme lo Spirito.
E cammina ora dinanzi a noi, Lei Chiesa già riuscita, cammina con il Figlio e con noi, popolo pellegrino, popolo in cammino, popolo nuovo e santo; e ci accompagna, e ci incoraggia per farci entrare nel Regno, mentre di tanto in tanto si affaccia su qualche geografia della nostra storia.
Ella ha camminato senza arenarsi perché durante il cammino ha conservato sempre l’unione con il Figlio. Ora noi impariamo da Lei, Madre in cammino e Madre del bel cammino, a progredire nei nostri passi sinodali per essere Chiesa in uscita missionaria.
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