Incontro del Vescovo con la stampa: «Dai fragili il vero senso del Natale»

Ai media presenti, incoraggiandoli, ha detto: «Le piccole testate e le onde delle periferie fanno e possono fare la differenza. Siete chiamati a portare un pensiero altro, che diventa pensiero “alto”. Siate quelli che vanno a scovare il bene»
Incontro del Vescovo con la stampa per gli auguri di Natale 2023

Natale è la festa della speranza, quella che monsignor Giuseppe Giudice ha riscontrato nei volti e nelle storie di tanti che, specialmente in questi giorni, ha modo di incontrare.

Il Vescovo di Nocera Inferiore-Sarno, incontrando questa mattina la stampa nel Salone degli stemmi del Palazzo vescovile, ha portato degli esempi concreti, positivi.

Ha ricordato la visita alla Terapia intensiva neonatale dell’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore, dove sabato 16 dicembre ha celebrato la Santa Messa, e alle strutture Villa dei Fiori e Villa Silvia.

Nella prima di Nocera Inferiore ha presieduto la Santa Messa accolto da Luigi Angrisani; nella seconda di Roccapiemonte, accolto da Vincenzo De Falco, ha assistito allo spettacolo di Natale.

Incontro del Vescovo con la stampa per il Natale 2023 nel Salone degli Stemmi

Ispirati dalla testimonianza dei fragili

«Sono eccellenze del nostro territorio che visito non per il “buonismo” del Natale, ma per guardare la vita da un’altra prospettiva. Ho incontrato non dei portatori di handicap, ma dei portatori di speranza. Dobbiamo dire questo: è la vita reale con i suoi sogni ed i suoi segni di fragilità. Dai fragili possiamo riprendere e rigustare il vero senso del Natale», la testimonianza di monsignor Giudice.

Insieme ai giornalisti – erano presenti i corrispondenti delle principali testate di carta stampata, online e radiofoniche del territorio, rappresentati dal presidente dell’Assostampa Campania Valle del Sarno, Salvatore Campitiello – ha riflettuto sulla comunicazione e sulle tematiche di più stringente attualità.

Il ruolo dei media

Ai media presenti, incoraggiandoli, ha detto: «Le piccole testate e le onde delle periferie fanno e possono fare la differenza. Siete chiamati a portare un pensiero altro, che diventa pensiero “alto”. Siate quelli che vanno a scovare il bene».

Rispetto al mondo dell’informazione e del giornalismo, ha tuttavia rilevato che c’è «un «pensiero unico che mi preoccupa, la pluralità è messa da parte».

Incontro del Vescovo con la stampa, cestino augurale

Il presepe non diventi simbolo politico

Nel corso dell’incontro sono stati molteplici gli spunti offerti dal Pastore, che ha parlato pure della presenza del presepe nei luoghi pubblici: «Nel presepe tutti trovano posto intorno alla grotta dove al centro c’è il Signore. Noi troviamo il nostro posto, stando al nostro posto e recuperando la nostra identità. Se diventa un simbolo politico allora divide. Qualsiasi cosa presa dalla politica divide, perché si categorizza. A questo dico no».

Integrazione e accoglienza

Un passaggio ha poi riguardato l’integrazione dei popoli: «Se girate le nostre case religiose ci sono suore di tutto il mondo e noi accogliamo anche tre sacerdoti indiani. Come Chiesa dobbiamo essere molto attenti. C’è una condivisione anche culturale. Dobbiamo stare attenti a questi aspetti perché le lacrime e il sangue hanno lo stesso colore per tutti. Cambia il colore del volto, ma lacrime e sangue sono sempre uguali. L’integrazione è data dal voler accogliere la persona per quella che è, non per la provenienza o perché è parte di uno schieramento».

Un concetto ribadito anche mercoledì 13 dicembre quando all’Istituto comprensivo “Fresa-Pascoli” di Nocera Superiore ha presentato la lettera di Natale “Il cielo in una grotta”.

Inquinamento e femminicidio

Tra i temi di attualità, in merito all’ambiente e all’inquinamento del fiume Sarno, incalzato dai giornalisti presenti ha richiamato: «Quante marcie abbiamo fatto per il Sarno, ma la situazione è sempre critica. Andiamo a bloccare dove viene sversato, altrimenti ci prendiamo in giro. Ho l’impressione che queste cose rischiano di diventare una copertura. Il problema c’è, è grave, noi dobbiamo contrastarlo con il nostro bene, con il nostro impegno in prima persona».

I giornalisti presenti – foto Peppe Bove

Reazioni emotive potrebbero caratterizzare anche argomenti molto sensibili come il femminicidio: «Andiamo alle radici, scopriamo cosa c’è dietro questa gravissima e terribile esplosione», ha esortato monsignor Giudice.

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