Quest’anno ricorre il 150° Anniversario di Fondazione della Congregazione delle “Figlie della Carità del Preziosissimo Sangue”. Tra le diverse Celebrazioni che si sono tenute nel corso di questi mesi, la Congregazione ha voluto donare uno spazio di condivisione di preghiera e gioia ai giovani, presente e futuro della Chiesa, prendendo proprio come punto di partenza l’Esortazione Apostolica postsinodale Christus vivit di Papa Francesco, indirizzata ai giovani e a tutto il popolo di Dio perché “Dio vi ama e la Chiesa ha bisogno di voi. Cristo vive. Egli è la nostra speranza e la più bella giovinezza di questo mondo. Tutto ciò che Lui tocca diventa giovane, diventa nuovo, si riempie di vita.”
Grazie all’equipe, coinvolta nella programmazione e organizzazione: Suor Concettina Carlino, Suor Joly Joseph, Suor Lisa Thattamattel, Suor Pace Gallina, Suor Stella Onyemaobi, Suor Jani Joseph Njeezhoongan, in collaborazione con fra Giuseppe Iovino e i confratelli fra Emilio e fra Luigi, è stata possibile la realizzazione della Veglia di preghiera dal titolo …Per Amore.
La Congregazione nasce per “l’amore del Padre che è sorgente di vita” e per amore si vuol vivere. Da qui la necessità di ringraziare il Signore per i suoi continui benefici, di cui si vuole fare memoria, riuniti in preghiera tutti insieme.
La Congregazione nasce di fatto per Amore, con un gesto d’amore. Inizia quando don Tommaso Maria Fusco incontra, nelle strade della Pagani del tempo, una bambina orfana che risveglia in lui il suo vissuto, privo dell’amore e delle attenzioni dei suoi genitori.
Ricordare la nascita della Congregazione è motivo per le Figlie della Carità del Preziosissimo Sangue di rinnovare l’amore a Gesù, la fedeltà alla vocazione, la testimonianza profetica della Carità del Sangue.
La Veglia, tenuta nel mese missionario di ottobre, ha avuto luogo nella parrocchia San Francesco di Paola, ed ha visto la realizzazione di due momenti: quello spirituale, vissuto in Chiesa ed un secondo momento, più gioioso e conviviale, presso il teatro della Comunità S. Giovanni Paolo II.
Il primo momento della Veglia ha avuto inizio con una processione di lampade adornate di fiori e piccole bandiere, che rendevano presenti le Comunità nelle Missioni: Italia, Brasile, USA, India, Nigeria, Filippine, Indonesia, Timor Est e Camerun, dove le Suore di don Tommaso dedicano la propria vita al prossimo.
Durante il momento di preghiera abbiamo interiorizzato la lettura ed il commento del Vangelo di Giovanni (1,35-39), il brano della Vocazione dell’Apostolo dell’Amore; colui che va al cuore delle cose e ci arriva andando fino in fondo, come il Beato Tommaso Maria Fusco che ha percorso anche lui questa strada, cammino che tutti siamo chiamati a percorrere.
Fra Giuseppe Iovino ha guidato la riflessione, sollecitando i giovani presenti, a porsi tre domande: Che cosa stai cercando? Chi è per te, nella tua vita, Gesù? Che cosa stai amando nella tua vita?
Basta ricordarsi che Gesù chiama tutti per nome, cammina con noi, ci parla di Lui, spezza il pane, facendosi riconoscere.
Riportiamo qui di seguito tre testimonianze di vita. Suor Mirabel Koko, con la sua storia, ci ricorda che nulla accade per caso, così come si legge nel Libro del Profeta Isaia 55,8: perché i miei pensieri non sono i vostri pensieri, le vostre vie non sono le mie vie. Oracolo del Signore. Quanto il cielo sovrasta la terra, tanto le mie vie sovrastano le vostre vie, i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri.
Suor Mirabel nasce da una famiglia protestante che aveva in mente per lei un altro futuro, ma il suo sogno era quello di tra le donne Pastore per servire il Signore, dedicando a Lui tutta la sua vita, ma nulla andava per il verso giusto. Il Signore aveva in serbo per lei un altro progetto d’amore: l’incontro con la Congregazione delle Figlie della Carità e del Preziosissimo Sangue.
La seconda testimonianza, quella di Fra Luigi, ci ricorda la potenza dello sguardo di Cristo, come il Giovane ricco in Marco 10,21 fissandolo lo amò. Lo sguardo di qualcuno che, guardandoti ti ama a prescindere da chi sei, da cosa hai fatto, ti permette di scoprire di essere parte del sogno di Dio, che dona la vita facendo belle tutte le cose. Un amore che contagia, di cui non puoi fare a meno. Fra Luigi ci invita a “sognare Dio, a lasciarci sognare da Lui, soltanto in questa relazione d’amore possiamo scoprire che cosa Dio vuole da noi e cosa noi possiamo realizzare per avere non una vita piena, ma viverla in pienezza”.
La terza testimonianza, degli sposi Maria Gabriella e Carmine, ci comunica che Dio ci rende liberi, che bisogna avere coraggio nelle scelte da compiere perché non si è mai soli, c’è sempre Dio che con la sua presenza dona la forza di andare avanti. Molto spesso le persone s’incontrano per una “Dioincidenza” così come Maria Gabriella e Carmine amano raccontare del loro primo incontro. La vocazione della famiglia, una casa che si fonda sulla roccia, le cui fondamenta sono in Cristo.
Dopo le testimonianze vocazionali, si è vissuto un momento di profonda comunione dinanzi all’Esposizione Eucaristica, invocando la presenza di Cristo e dello Spirito Santo. La preghiera portata alla comunità dalla danza di bambine indiane ha voluto esprimere i diversi modi di pregare.
Il secondo momento della Veglia si è svolto invece in teatro, un momento di gioia, fatto di canti, di balli e conclusosi con un buffet in armonia.
Un ringraziamento va a don Domenico Petti, viceparroco di San Bartolomeo in Nocera Inferiore, venuto per salutare i giovani a nome di Sua Eccellenza Monsignor Giuseppe Giudice, Vescovo della Diocesi Nocera/Sarno, a don Giuseppe Pironti, Responsabile della Pastorale Giovanile della Diocesi e a don Antonio Guarracino, Vicario Foraneo di Pagani.
Come papa Francesco vi auguro: giovani, siate pellegrini sulla strada dei vostri sogni. Rischiate su quella strada: non abbiate paura. Rischiate perché sarete voi a realizzare i vostri sogni, perché la vita non è una lotteria: la vita si realizza. E tutti voi avete la capacità di farlo.
Immacolata Giorgio
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