Influenza natalizia

L’editoriale di Salvatore D’Angelo. Buon Natale e sereno 2023 dalla redazione di Insieme.
Foto di Sabrina Ripke da Pixabay

Dire influenza natalizia induce in confusione. Si potrebbe pensare a due cose: la sindrome influenzale che rischia di mettere un po’ di gente a letto con la febbre; lo spirito zuccheroso e romantico che smania insieme agli addobbi.

L’influenza natalizia di cui scrivo coniuga e annulla entrambe le cose. È un cambiamento repentino che fredda lo spirito del Natale e chiude a chiave qualsivoglia sentimento di bontà, speranza, gioia e condivisione.

Un fenomeno descritto bene in un tv movie che ho guardato qualche giorno fa insieme a mia figlia. Una città si spegne per un desiderio negativo espresso in preda alla rabbia, alla frustrazione, figlio della solitudine. In questo caso, come in moltissimi casi della vita, saranno dei bambini a risolvere il problema e a combattere l’influenza natalizia con la loro medicina fatta di ottimismo, bontà, caparbietà e incrollabile fede.

Se si confidasse più nei bambini”, mi sono soffermato a riflettere ad alta voce. Immediato, repentino, il “perché?” di mia figlia. Perché i conflitti personali e collettivi se fossero passati al setaccio della semplicità dei piccoli farebbero emergere le contraddizioni che li caratterizzano, ma anche le soluzioni per risolverli.

In questi giorni andiamo alla scuola dei bambini, guardiamoli, stiamogli accanto, cogliamo ogni segreto, impariamo da loro. Certamente ne guadagneremo in amore. Probabilmente ci aiuteranno a guarire dall’influenza natalizia e a conservare gli anticorpi necessari per non perdere la speranza.

Buon Natale e sereno 2023 dalla redazione di Insieme.

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