Verso il giardino di Isaia

Formare le coscienze dei più giovani.
Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile: un percorso da vivere soprattutto a scuola.

Presente a Roma per il Global Health Summit, la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, non si è lasciata scappare l’importante occasione di essere ricevuta in udienza da papa Francesco.

Tra i doni che il Pontefice ha consegnato alla leader europea vi era anche un medaglione di bronzo con le parole del profeta Isaia: “Il deserto diventerà un giardino”. Un messaggio di speranza, di rinascita spirituale, in linea con la Laudato si’, l’enciclica del Papa sulla salvaguardia del Creato, che in questo momento storico si presta ad una lettura sicuramente più ampia.

Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile

L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile può illuminarci. Il Documento è un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Stati membri dell’ONU.

Essa contempla i comportamenti che i Paesi ricchi devono assumere per salvare il mondo e i 17 goal rappresentano gli obiettivi necessari per raggiungere un equilibrio che offra a tutti una vita dignitosa.

Capisaldi di questo cammino sono la lotta alla povertà, l’eliminazione della fame e il contrasto al cambiamento climatico. In pratica si tratta di seguire la strada di quello che ormai viene individuato come “lo sviluppo sostenibile”.

L’importanza dell’Educazione civica

Cosa che viene proposta, come riflessione, nell’insegnamento dell’Educazione civica, introdotta dalla Legge n. 92 del 20 agosto 2019 nelle scuole di ogni ordine e grado del sistema nazionale di istruzione.

Un punto tematico da declinare nel corso del lungo curricolo scolastico. Va da sé che la lettura dell’Agenda 2030 entra a pieno titolo nella scuola ed è affidata, in modo trasversale, a tutti i docenti del consiglio di classe con l’auspicio di formare, attraverso la conoscenza, le coscienze.

Un cittadino che comprenda finalmente che lo sviluppo economico non prescinde dalla salvaguardia delle risorse e dell’ambiente in cui vive va verso “il giardino di Isaia”. E allo stato delle cose sembra essere l’unica strada da percorrere.

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