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Un nuovo nome per Emilia

Emilia Pasqualina Addatis veste l’abito di terziaria alcantarina e sceglie di chiamarsi Maria Consiglia dello Spirito Santo.

Nuovo appuntamento con la rubrica delle Suore Serve di Maria Addolorata: Emilia Pasqualina Addatis veste l’abito di terziaria alcantarina e sceglie di chiamarsi Maria Consiglia dello Spirito Santo

di suor Agnese Pignataro

Emilia Pasqualina Addatis, dopo essersi confrontata con alcune forme di vita religiosa e aver raggiunto la convinzione che nessuna di queste soddisfacesse le istanze del suo spirito, fece una pausa di riflessione e di preghiera allo Spirito Santo.

Tuttavia, il desiderio di consacrarsi al Signore in modo diverso e più personale non l’abbandonava. Su consiglio di don Felice Giannone, che la diresse per alcuni anni, il 22 luglio 1870 si iscrisse al Terz’Ordine Francescano Alcantarino.

Emilia indossa l’abito alcantarino

Nel 1872, avendo in animo di avviare una nuova fondazione, Emilia Pasqualina chiese il permesso alle autorità preposte di indossare l’abito francescano alcantarino. Molte giovani vestivano in Napoli l’abito penitenziale di san Francesco, seguendo la più stretta riforma di san Pietro d’Alcantara. Secondo la legislazione degli Alcantarini, l’abito di terziaria veniva dato a coloro che avessero raggiunto i 35 anni di età.

Per Emilia ci fu senz’altro un permesso speciale. Il primo marzo 1872, don Gabriele M. Rinonapoli con un attestato per l’uso di “monacazione” fece presente a monsignor Raffaele Ammirante, vescovo di Nocera de’ Pagani, che la signorina Emilia Pasqualina Addatis, dimorante da più anni nella sua parrocchia, di vita esemplare e di ottimi costumi, desiderava consacrarsi al Signore.

A questa presentazione si aggiunse la domanda ufficiale di Emilia, indirizzata allo stesso vescovo: «Eccellenza reverendissima, Emilia Addatis, terziaria francescana, dimorante in questa diocesi, desiderando di indossare l’abito alcantarino in qualità di monca di casa, prega l’eccellenza sua reverendissima concederle il debito permesso. Sicura di ottenere tale favore, prostrata ai suoi piedi le bacia umilmente le mani».

Il Vescovo, il 4 marzo dello stesso anno, rispose: «Si concede, uniformandosi la supplicante alla regola disciplinare di questa diocesi». Concesso il permesso con molto piacere, delegò per la cerimonia di vestizione il parroco don Gabriele M. Rinonapoli.

Una celebrazione semplice e commovente

Durante la celebrazione semplice e commovente, che si tenne il 18 marzo 1872, le fu cambiato il nome in quello di Maria Consiglia dello Spirito Santo, scelto da lei stessa per la tenerissima devozione che nutriva verso lo Spirito Santo e la Madonna del Buon Consiglio. Nel 1875 emise la professione nel Terz’Ordine Francescano Alcantarino e il 5 marzo 1877 ottenne il decreto con il quale le erano riconosciuti tutti i privilegi di terziaria di san Pietro d’Alcantara.

Dalle varie vicende vissute da Maria Consiglia emerge chiaramente che la sua vita spirituale non era quella della claustrale ma quella della terziaria laica a contatto con le realtà della vita di ogni giorno.

(Tratto da “Una donna di garbo plasmata dallo Spirito”)

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