La famiglia, Chiesa domestica

Famiglia – foto dal sito Pixabay.com

La famiglia fondata sulla roccia può affrontare ogni tempesta ed essere, nello stupore della fede e della semplicità, grembo per numerose vocazioni.

Chiesa domestica, casa vocazionale, santuario domestico. La famiglia cristiana deve tornare ad essere, secondo il dettato conciliare, chiesa domestica, piccola chiesa, santuario e casa vocazionale. La famiglia, prima cellula e scuola di vita cristiana, deve avere come base quattro pilastri: Lumen Gentium, Sacrosanctum Concilium, Dei Verbum, Gaudium et Spes. Fondata sulla roccia che è Cristo, questo è il matrimonio cristiano, e non sulle sabbie mobili di una cultura senza Dio, può far fronte a tutti i terremoti e a tutte le tempeste.

Nella chiesa domestica i genitori, con la presenza e l’aiuto dei nonni, devono celebrare la liturgia della vita che si fa accoglienza, offerta, comunione e ringraziamento. Nella domus la famiglia vivrà insieme le quattro stagioni dell’esistenza. Nei giorni della primavera guarderà il mandorlo in fiore per educare alla speranza. Nella stagione estiva raccoglierà con gioia i frutti maturi per nutrire la vita e la fede. Nei giorni dell’autunno imparerà dai colori della natura e dalle foglie che cadono a riconsegnare la vita al Signore. Nei giorni del freddo e della neve, accanto al camino si scalderà al fuoco dello spirito e, dalla vita dei santi, imparerà a contare i giorni per declinare la speranza.

Così, nella gioia quotidiana, le due tavole – altare e mensa – e i tre pani – il pane della Parola, il pane dell’Eucarestia, il pane della Carità – saranno i luoghi e gli alimenti spirituali per ridare alla vita il ritmo della vocazione e dell’invocazione.

Dalla famiglia, piccola chiesa, alla parrocchia, grande chiesa, il passo potrà essere breve. E così, nello stupore della fede e della semplicità, nasceranno tante vocazioni!

Giuseppe, vescovo

Total
0
Shares
Related Posts