Dies Natalis del servo di Dio Alfonso Russo: giovedì le celebrazioni a Pagani

Il Rosario e la Messa nel santuario Santo Gesù Bambino di Praga. Appuntamento alle ore 19.30

Dies Natalis del servo di Dio Alfonso Russo, celebrazioni a Pagani nell’undicesimo anniversario della morte.

Il Santo Rosario e la Santa Messa sono organizzati dai membri dei Piccoli Discepoli della Croce e della Pia Unione Ammalati Cristo Salvezza, realtà fondate dal Servo di Dio e dirette da don Gaetano Ferraioli.

L’appuntamento è per giovedì 22 febbraio, dies natalis di Russo, presso il santuario del Santo Bambino di Praga a Pagani. Alle ore 19.30 ci sarà la recita del Santo Rosario meditato e animato dal personale dell’associazione.

Alle ore 20.00 ci sarà la Celebrazione Eucaristica presieduta da don Antonio Guarracino, vicario foraneo di Pagani.

Al termine sarà recitata la preghiera per la beatificazione del Servo di Dio.

Alfonso Russo, fondatore della Pia Unione Ammalati Cristo Salvezza, nacque il 26 ottobre del 1943 a Pagani – la cittadina che conserva le spoglie mortali di sant’Alfonso Maria de Liguori –, da Aniello Russo e Anna De Martino.

Il suo nome è legato alla spiritualità mariana e alla devozione alla Vergine Maria di Lourdes. La prima volta ci andò nel 1963.

In quel luogo santo, il giovane ventenne, ai piedi della Madre celeste, ebbe un’intuizione: fondare un’Associazione che avesse come finalità e carisma la “santificazione e valorizzazione del dolore vissuto come vocazione e missione nella Chiesa”.

L’ispirazione fu subito condivisa con il padre spirituale il quale, come buon pastore, lo incoraggiò a realizzare il progetto scorgendo in quel desiderio la volontà di Dio.

Confermato nel proposito che il Signore gli aveva messo nel cuore a Lourdes, Alfonso istituì la prima sede della “Opera Madonnina degli Ammalati”.

Il pannello inviato alle comunità della Diocesi

La sua spiritualità è alimentata dalla partecipazione quotidiana all’Eucarestia, da un amore forte per Gesù Crocifisso e da una devozione filiale per la Vergine Immacolata, venerata sotto il titolo di Madre del Perpetuo Soccorso.

Tutta questa vitalità lo spinse a dare alla piccola associazione una conformazione più precisa: una nuova denominazione – Pia Unione Ammalati – e una sede ufficiale, prima nella sacrestia della Congrega di Sant’Alfonso nel convento del Santo, poi nei palazzi Califano in piazza Sant’Alfonso.

L’opera di Alfonso riceve un notevole impulso in Diocesi con l’arrivo del vescovo mons. Iolando Nuzzi, sostenuto da mons. Alfredo Vozzi, amministratore emerito della Diocesi.

Per volontà di mons. Nuzzi, al nome dell’associazione si aggiunse l’espressione “Cristo Salvezza”, perché il dolore accettato e vissuto diventa santificazione in Gesù Cristo. Il nome definitivo dell’opera, a cui Alfonso Russo ha consacrato la sua vita, diventa così “Pia Unione Ammalati Cristo Salvezza”.

Nel 1982 nacque l’Associazione Piccoli Discepoli della Croce, costituita da laici che si consacrano al Signore rimanendo nel mondo.

Sarà il cuore pulsante di tutta la vita associativa e fulcro dell’apostolato.

Mentre raccoglieva le primizie del carisma con i primi sacerdoti dell’Opera, nella vita di Alfonso si affacciò la malattia.

Il dolore bussò anche alla porta della sua vita. Era il 1993.

La malattia strinse la sua morsa fino a toccare l’apice nel dicembre 2012.

Per Alfonso iniziò l’ultimo tratto di salita al calvario che terminò all’alba del 22 febbraio 2013, festa della Cattedra di San Pietro, presso l’ex Monastero di Santa Maria della Purità.

Nel 2021, con la pubblicazione dell’editto del vescovo mons. Giuseppe Giudice, è stata aperta la Causa di Beatificazione del Servo di Dio.

Nel giorno del suo Dies natalis ricorre anche la Giornata diocesana del Malato, che quest’anno si terrà sabato 24 febbraio.

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