Vite di Giada, donne in ascolto di altre donne

Il centro antiviolenza Vite di Giada offre da un anno assistenza alle vittime di abusi residenti nei comuni di Pagani, Sarno, San Valentino Torio e San Marzano sul Sarno. Domani la presentazione della nuova programmazione.

Da un anno l’equipe al femminile della cooperativa Proodos accoglie le donne che hanno bisogno di ascolto e assistenza perché vittime di violenze domestiche, abusi e mobbing. Il centro ubicato all’ultimo piano del Palazzo di Città di San Valentino Torio rientra tra i servizi offerti dall’azienda consortile Agro solidale che si occupa dei servizi sociali nei comuni del sub ambito 3 del Piano di zona S1. Un progetto che continuerà a vivere per almeno un altro triennio.

Una decisione che fa felici quante in questi primi 12 mesi di attività hanno trovato un porto sicuro. Nel 90% dei casi si tratta di vittime di abusi domestici, molto spesso con bambini. I carnefici sono mariti che in alcuni casi le hanno obbligate a prostituirsi, a drogarsi. Spesso ad essere violenti sono anche figli o fratelli.

Il primo caso accolto da Vite di Giada era proprio quello di una mamma e di una figlia maltrattate dal figlio/fratello. Il restante 10% è vittima di sopraffazione sul luogo di lavoro. Aguzzini che hanno problemi di dipendenza da alcol e sostanze stupefacenti.

Arrivano perché contattano i numeri di aiuto attivi h24 per 365 giorni all’anno, 800 89 45 93 e 392 93 12 279, oppure su segnalazione dei servizi sociali comunali. Molte richieste arrivano tramite WhatsApp.

Lo sportello è aperto tutti i giorni dal lunedì al venerdì, tre ore al giorno.

Il centro offre servizio di ascolto, accoglienza telefonica, supporto e assistenza legale e psicologica. Ma anche avviamento al lavoro: «Tra le diverse forme di violenza c’è anche quella economica. Quando le donne sono pronte, man mano che il percorso della fuoriuscita dai maltrattamenti va avanti, riusciamo ad orientarle al lavoro. Autonomia e indipendenza economica sono fondamentali per affrancarsi dal compagno, dal marito, dall’uomo violento», racconta Raffaella Ruocco, welfare manager della cooperativa Proodos.

Un ascolto non sempre semplice, ma l’equipe fa la differenza: «Sentiamo l’importanza e la responsabilità di prendere per mano queste donne. Un carico da reggere – spiega la coordinatrice Rita Di Gennaro – e, quindi, è importante condividerlo insieme».

La violenza di genere è un tema di cui si parla sempre più, ma c’è tanto da migliorare: «Anche durante la pandemia, con le pubblicità e le informazioni veicolate dai canali social, c’è stata una importante sensibilizzazione, ma da qui a sdoganare totalmente il fenomeno ce ne vuole», prosegue la coordinatrice.

Dai profili di coloro che hanno chiesto aiuto emerge che «la violenza è trasversale. Per quanto possano esserci fattori comuni, si va dalla donna giovanissima alla signora sposata da tanti anni». Allo sportello si rivolgono per lo più donne italiane, perché probabilmente «le straniere conoscono poco i servizi territoriali». Inoltre, il fenomeno non è relegato alle fasce più povere e meno formate della popolazione: «Accogliamo donne che hanno dalla licenza elementare alla laurea».

La fotografia di una situazione che richiede tanta attenzione e cura, quella che le operatrici di Vite di Giada mettono nel loro quotidiano servizio alle donne che hanno bisogno di aiuto.

I numeri per chiedere aiuto:

– 800 89 45 93 

– 392 93 12 279

Domani la presentazione della nuova programmazione del CAV (CentroAntiviolenza)

Domani venerdì 25 marzo, alle ore 10.00, presso l’Aula Consiliare del Comune di San Valentino Torio si terrà la conferenza stampa organizzata da Vite di Giada per fare il punto degli obiettivi e presentare la nuova programmazione del CAV (Centro Antiviolenza).

La programmazione prevede, tra le altre cose, l’allungamento dei tempi del servizio aperto sul territorio.

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