Il mal di gola è uno dei sintomi più frequenti nei bambini. Nella maggioranza dei casi, ha un’origine virale e pertanto non necessita di antibiotici. Solo in 3 bambini su 10, il mal di gola è causato dallo streptococco di gruppo A.
Il dolore tipico del mal di gola è un segno dell’infiammazione che può coinvolgere solamente la faringe (faringite) oppure anche le tonsille (faringotonsillite). In caso di mal di gola, le tonsille possono essere aumentate di volume, arrossate e ricoperte da un materiale biancastro. Il termine tecnico è essudato: si tratta delle cosiddette placche biancastre causate dalla reazione del sistema immunitario all’infezione che non sono assolutamente sinonimo di streptococco.
Per la diagnosi di infezione da streptococco, occorre dimostrare la presenza dello streptococco con il tampone. Le faringotonsilliti da streptococco beta emolitico di gruppo A (SBEGA) sono le uniche che richiedono un trattamento antibiotico. La terapia può abbreviare e attenuare il mal di gola, ma ha principalmente lo scopo di prevenire le complicanze, come la malattia reumatica, la glomerulonefrite acuta post-infettiva o la PANDAS (dall’inglese Pediatric Autoimmune Neuropsychiatric Disorders Associated with Streptococcal Infections, vale a dire disturbi neuropsichiatrici infantili autoimmuni associati a infezioni da streptococco).
L’antibiotico di scelta è sempre l’Amoxicillina (utile sempre una verifica preliminare con l’antibiogramma). Il batterio può essere presente nella gola di una percentuale di bambini tra il 5 e il 20% anche senza causare una vera e propria infezione. In questi casi la terapia è completamente inefficace. Per questo, non ha senso trattare un bambino con tampone positivo, ma senza sintomi (quindi senza mal di gola e senza febbre).
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