L’altro Sanremo, così si potrebbe definire il Festival della canzone cristiana la cui prima edizione si tiene negli stessi giorni della più celebre kermesse della canzone italiana. Dal 3 al 5 febbraio a Sanremo non andranno in scena solo i cantanti sul palco dell’Ariston, ma anche quelli di un altro Festival: quello della canzone cristiana. Fabrizio Venturi è il direttore artistico della rassegna che gode del patrocinio del Comune di Sanremo e della Diocesi di Sanremo-Ventimiglia.
All’Auditorium di Villa Santa Clotilde, Opera Don Orione di Sanremo, saliranno 24 artisti per cantare emozioni, immagini e parole rivolte a Dio.
Una sorta di staffetta musicale. Il Festival farà da apripista a quello dell’Ariston, perché si terrà nel pomeriggio, dalle 14.30 alle 19.30.
“Gli orari non si sovrappongono e da parte dell’organizzazione non c’è la volontà di offrire un controfestival. Non c’è rivalità”, spiega Dajana D’Ippolito, in arte Dajana, la cantante tarantina che insieme a Erminio Sinni, vincitore del talent show The voice senior del 2020, presenta un brano dal titolo importante: “Padre nostro”.
Il bel canto si unisce alla fede
Il Festival della canzone cristiana vuole emanare un grande messaggio: l’unione del bel canto e della bella musica con quello della fede e della Lode a Dio senza pregiudizi e distinzioni.
“Ora più che mai è necessario un grido di speranza e coraggio con il linguaggio più potente che Dio ci ha donato, la Musica”, spiegano gli organizzatori.
Il Cristian music festival Sanremo 2022, continuano, ha come primo obiettivo “lodare Dio attraverso la musica nella Città dei fiori, il luogo che meglio rappresenta l’Italia in musica, Sanremo”.
Dove seguire il Festival
Radio Vaticana e Vatican news sono i media partner, mentre i canali televisivi Tele Padre Pio e Canale Italia seguiranno in diretta la tre giorni.
“Siamo molto contenti di aderire a questa manifestazione canora – sottolinea Massimiliano Menichetti, responsabile di Radio Vaticana-Vatican News – che nasce nella città dei fiori e della musica. Le note costituiscono uno degli architravi della Radio dei Papi, insieme alla liturgia, informazione e formazione. Il nostro scopo è portare la Buona Notizia, la voce del Papa nel mondo, la speranza, non lasciare mai nessuno da solo, e questo avviene anche grazie al calore delle note”.
Menichetti aggiunge: “La pandemia ha ferito anche il settore musicale, ma la musica non ci ha mai abbandonato. Papa Francesco recentemente ha ricordato che la forza del canto e della musica, possono evocare la Parola di Dio e contribuire a generare ovunque uno spirito di fraternità”.