Una strada per ricordare il dottor Di Maro

Una strada per ricordare il dottor Di Maro, a 23 anni dalla frana di Sarno del 5 maggio 1998. La città di Napoli ricorderà il medico morto sotto la lava assassina. Dal prossimo 5 maggio, anniversario dell’alluvione, via Vittorio Emanuele III nel quartiere Secondigliano diventerà via Vincenzo Di Maro. Un’iniziativa che si inserisce nell’attività di rimozione dei toponimi legati all’epoca fascista avviata dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Luigi de Magistris.

Il «medico eroe», così lo definisce Alessandra Clemente, assessore con delega alla Toponomastica del capoluogo di regione, sarà onorato dalla sua città natale. Infatti, il dottore Di Maro era originario del popolare quartiere dell’area Nord di Napoli. Il medico morì a soli 39 anni travolto dal fango che invase il Pronto soccorso del Villa Malta.

“Gesto indimenticabile”

Giuseppe Canfora

Un riconoscimento apprezzato dal sindaco di Sarno Giuseppe Canfora. Il primo cittadino era collega di Vincenzo Di Maro, che ricorda con grande affetto: «Bene fa il comune di Napoli a ricordare onorare e commemorare il caro Enzo dedicandogli una strada, soprattutto in questo momento e durante una pandemia che vede i medici e il personale sanitario impegnato a salvare vite umane. A distanza di venti anni non è possibile dimenticare il gesto eroico di tanti di loro che persero la vita a difesa di quella altrui».

Napoli non è l’unica città che ha ricordato quel tragico evento per Sarno e il tributo umano, in particolare di coloro che non vollero lasciare la prima linea pur di aiutare i sarnesi a salvarsi dall’alluvione. Nocera Inferiore nel 2015 dedicò il piazzale antistante l’ospedale Umberto I a Maurizio Marino ed Enrico Battipaglia, un medico e un infermiere che il 5 maggio 1998 erano in servizio al Pronto soccorso dell’ospedale di Sarno mentre le montagne stavano venendo giù. Qualche anno prima l’amministrazione comunale di Nocera Inferiore aveva invece realizzato in memoria dei due sanitari un monumento nel viale principale del cimitero. Al vigile del fuoco Marco Mattiucci, invece, la città di Salerno ha dedicato una strada. Il casco rosso venne travolto dalla frana insieme al suo automezzo, rimanendo ucciso, poco dopo aver salvato alcune persone tra cui un bambino.

Antifascismo della toponomastica

Alessandra Clemente

La decisione del Comune di Napoli di intitolare la strada di Secondigliano al dottor Vincenzo Di Maro si inserisce nell’operazione «antifascismo della toponomastica». Da Gaetano Azzariti a Vincenzo Tecchio, da Vittorio Emanuele III ad Alfredo Rocco, sono molti i toponimi legati all’epoca fascista finiti negli ultimi anni nel mirino dell’amministrazione de Magistris. «Siamo una città che ha fatto molte scelte in tal senso», ha aggiunto l’assessore Clemente. A Vittorio Emanuele III, re d’Italia negli anni del fascismo, si contesta la promulgazione delle leggi razziali.

A vent’anni dalla frana, nel maggio del 2018, il giornale Insieme dedicò un primo piano all’anniversario del tragico evento. In copertina furono riportati i nomi di tutte le vittime del fango assassino.

Sa. D’An.

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