Quando a partire eravamo (e siamo) noi

Il numero di novembre ha un fil rouge, è quello delle migrazioni. Per amore, studio o lavoro, tanti italiani hanno lasciato le loro città, nel nostro caso parliamo di persone nate e cresciute nei comuni della diocesi.

Storie e numeri di chi nei decenni passati si è imbarcato per raggiungere la terra promessa: delusi dall’Italia, dai propri conterranei, hanno deciso di lasciare tutto. Un viaggio non facile, a volte duro, con la tristezza nel cuore, la valigia vuota e il cuore pieno di speranze. Sentimenti ben rappresentati da “Angels Unwares”, scultura a cui abbiamo dedicato la copertina. Realizzata a grandezza naturale, raffigura un gruppo di migranti e rifugiati, provenienti da diversi contesti culturali e razziali e da diversi periodi storici, è stata inaugurata lo scorso 30 settembre in piazza San Pietro. Papa Francesco l’ha voluta lì affinché ricordi a tutti la sfida evangelica dell’accoglienza.

Il filo rosso continua in Vita nell’Agro, con il team Angri che ha lavorato alla realizzazione della metropolitana di Copenaghen, o nella ricetta di Arturo Granato, chef nocerino che miete successi e Stelle Michelin nei ristoranti di Londra.

A renderci orgogliosi l’intervista esclusiva che ci ha rilasciato il cardinale Pietro Parolin. Uno suggerimento, anche formativo, per il mese della Giornata mondiale del povero c’è ne L’Ultima. Il direttore della Caritas italiana fa riflettere su come rianimare la speranza e restituire fiducia al prossimo. Non mancano tanti spunti e tanti spaccati del nostro territorio e della nostra Chiesa. Per crescere Insieme.

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