Per chi ancora non conosce il personaggio nato dalla penna di Diego De Silva e che stasera approda al piccolo schermo interpretato da Massimiliano Gallo, Anna Senatore ce ne offre un ritratto a commento di “Non avevo capito niente”, la prima opera di De Silva nella quale facciamo la conoscenza dello sgangherato avvocato napoletano.
Vincenzo Malinconico è un avvocato quarantenne, con una vita semplice e un’esistenza comune alle altre. Succede però, come per tanti, che la ruota giri e fortuna e sfortuna si mescolino, in un gioco irriverente. Così la famiglia va in frantumi, la moglie scopre i suoi sotterfugi, i figli adolescenti si allontanano e le sue certezze sembrano crollare, lasciando spazio ad una nuova filosofia: l’adattamento.
Mentre fatica in questa fase della vita, Vincenzo Malinconico riceve fortuna sul lavoro: dovrà difendere un noto camorrista. Inoltre incontra anche una bellissima donna con cui può ricostruire la sua idea di amore. Lui stesso si definisce filosofo naturale, perché i suoi pensieri riflettono sulle proprie vicende, traendo insegnamento. Potrebbe questa essere una trama come un’altra, un personaggio comune. Ma Vincenzo Malinconico è molto di più: irriverente, spiritoso, riflessivo, combattivo, pronto sempre alla battuta.
In questo romanzo Diego De Silva delinea un personaggio che gli porterà molta fortuna, un emblema della nuova società. Le sue pagine fanno letteralmente ridere, perché ogni cosa, anche la più triste, viene esposta nel suo lato più irriverente, scanzonato. Vuole parlare di filosofia della vita, di realtà e società contemporanea, ma nessuno riesce ad affrontare questi temi come Vincenzo Malinconico. Il sorriso è la costante che accompagna questa lettura: a volte triste, a volte divertito, spesso spensierato.
Non è tuttavia esperienza superficiale o di intrattenimento: dietro ogni risata sarcastica e ogni commento dell’avvocato si nasconde una profonda realtà vissuta e contemporanea.
Anna Senatore
