Due studiosi di Poggiomarino conquistano il Premio Capri

Due riconoscimenti del Premio Capri San Michele 2019 sono stati assegnati a due autori di Poggiomarino: premiati i lavori di Giuseppe Palmisciano e Michele D’Avino. 

di Mariarosaria Petti

Grande orgoglio per la Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno: due poggiomarinesi hanno ricevuto il premio Capri San Michele 2019, per la XXXVI edizione presieduta da Lorenzo Ornaghi.

Si tratta di Giuseppe Palmisciano, docente presso Pontificia Università Teologica dell’Italia Meridionale Sez. San Tommaso e responsabile diocesano del settore cultura, e Michele D’Avino, direttore dell’Istituto di diritto internazionale della pace Giuseppe Toniolo, segretario generale della città di Chiusi e del comune di San Quirico d’Orcia (Si).

Il 7 ottobre sono stati resi noti i riconoscimenti: il premio, per la sezione dedicata a Laura Rolandi – istituito nel 2016 e dedicato ad un anacaprese d’elezione – è stato assegnato alla pubblicazione “La carità” di Ludovico da Casoria. Chiesa, cultura e movimento cattolico a Napoli dopo l’unità d’Italia di Giuseppe Palmisciano, edito da Il Pozzo di Giacobbe. «Voglio condividere questo momento di gioia e soddisfazione con i miei concittadini di Poggiomarino e di tutta la Diocesi di Nocera-Sarno e con tutte le persone che hanno creduto in me a partire da un cielo pieno di stelle. A tutti voi con orgoglio dico grazie» ha dichiarato l’autore.

 

Il prestigioso tributo, per la sezione giovani – istituito nel 1997 e dedicato dal 2002 a Giovanni Fiorillo – è stato riconosciuto al lavoro dell’editrice AVE Eurhope. Un sogno per l’Europa, un impegno per tutti”, a cura di Paolo Beccegato, Michele D’Avino, Laura Stopponi e Ugo Villani.

«Dovevo capirlo già dall’espressione dell’unico giudice italiano alla Corte di Giustizia dell’UE, la professoressa Lucia Serena Rossi, che questo sudato libricino avrebbe fatto strada. Confesso che il suo sguardo (impareggiabile!) dopo averlo anche solo sfogliato, era per me già un premio grande» si legge in un post di D’Avino.

 

Complimenti ai premiati per aver dato lustro alla nostra terra e Chiesa locale.

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