È di Nocera Inferiore la cardiologa che ha effettuato il primo innesto di pacemaker senza fili nella più grande Azienda socio sanitaria territoriale della Lombardia, la ASST Brianza. Talenti nostrani che dimostrano grandi capacità in altre regioni, stimolati dalla qualità e dalle opportunità offerte dalle strutture settentrionali.
Donatella Ruggiero ha portato a termine l’intervento su una 90enne ricoverata all’ospedale di Desio. La cardiologa elettrofisiologa dopo la laurea in Medicina all’Università Federico II di Napoli si è specializzata e spostata al Nord, dove vive e lavora da alcuni anni.
Un percorso che l’ha portata ad apprendere tecniche e conoscenze dai più importanti professionisti delle aziende sanitarie del Paese. Ora ha messo la sua professionalità al servizio dei pazienti brianzoli, portando a termine il primo impianto di pacemaker senza fili.
La procedura è di recente attivazione, infatti, la pratica non è diffusa in tutti gli ospedali italiani. Ci sono delle eccellenze su tutto il territorio, tra cui quella di Desio che ha come riferimento la specialista di Nocera Inferiore.
Novant’anni e non sentirli
La signora 90enne già aveva impiantato un pacemaker tradizionale, che le aveva migliorato la vita. Quello nuovo, non solo gliela ha salvata, ma le permetterà una qualità di vita ancora migliore.
L’apparecchio è grande come una moneta. L’intervento viene effettuato non a cuore aperto ma in anestesia locale, passando dalla vena femorale, poi attraverso un introduttore il pacemaker è inserito nel cuore. L’operazione dura meno di un’ora e necessita di una degenza di 24 ore.
«Il rischio di infezione è praticamente azzerato rispetto al pacemaker tradizionale – spiega la dottoressa Donatella Ruggiero –. L’impianto del pacemaker senza fili sull’anziana donna è stato operato in sostituzione di un dispositivo analogo, ma tradizionale, che aveva provocato uno stato di infezione».
Un orgoglio per l’Agro nocerino sarnese che vede una sua figlia conquistare un simile primato nell’Azienda socio sanitaria territoriale della Brianza, la più grande della Lombardia.
Che cos’è il pacemaker senza fili
L’apparecchio è dotato di batteria incorporata, ha una struttura molto semplice, anche se complessa dal punto di vista ingegneristico.
È uno stimolatore elettrico che consente di controllare e normalizzare le anomalie del ritmo cardiaco. L’impianto tradizionale si posiziona nel sottocute, in area toracica, con un collegamento al muscolo cardiaco. Quello senza fili direttamente nella cavità toracica, con una stimolazione molto più fisiologica.
Il pacemaker senza fili ha una durata simile a quello tradizionale, tra i 10 e i 12 anni. Dopo 40 giorni dall’intervento la paziente verrà sottoposta a un controllo; poi le visite saranno annuali. Il nuovo dispositivo è indicato per i pazienti anziani e per quelli fragili.