Una giornata di grazia per i giovani di Angri

Il pellegrinaggio del Consiglio parrocchiale dell’Azione Cattolica Sant’Alfonso Maria Fusco per il Giubileo del mondo educativo
I giovani pellegrini in posa in piazza San Pietro

Non sempre i momenti di grazia si programmano, a volte accadono quando meno ce lo aspettiamo: una giornata che sembrava comune è diventata un incontro vivo con il Signore.

Questo è quanto abbiamo vissuto come Consiglio parrocchiale di Azione Cattolica Sant’Alfonso Maria Fusco delle parrocchie SS.ma Annunziata e S. Maria del Carmine di Angri in occasione del nostro pellegrinaggio a Roma, sabato 1° novembre, per attraversare la Porta Santa e affidare tutta la nostra famiglia associativa alla lode del Signore.

Un posto speciale

Giunti nella capitale, ci siamo subito incamminati verso piazza San Pietro per partecipare alla Santa Messa. Nonostante la coda di persone, siamo entrati con facilità, indossando le maglie dei nostri colori associativi e portando nel cuore la nostra diocesi e la nostra AC. Ci stavamo apprestando a prendere posto nell’ultima fila di sedie a disposizione, ma da quel momento tutto è cambiato.

Un addetto alla sicurezza si è avvicinato chiedendoci informazioni sul nostro gruppo e, con nostra grande sorpresa, ci ha invitati a prendere posto sul sagrato di piazza San Pietro. Increduli e commossi, ci siamo trovati a pochi passi dalla maestosa Basilica, proprio lì dove il cuore della Chiesa pulsa più forte.

Santi: testimoni di vita

Quando è iniziata la processione e abbiamo visto uscire papa Leone XIV, l’emozione è diventata incontenibile: lacrime di gioia, cuori che battevano forte, la consapevolezza di essere così vicini al successore di Pietro. Durante la celebrazione abbiamo anche assistito alla proclamazione di san John Henry Newman come Dottore della Chiesa, un dono ulteriore che ha reso quel momento ancora più speciale.

Nella sua omelia, il Papa ha sottolineato: «La vita dei santi ci testimonia… che è possibile vivere appassionatamente in mezzo alla complessità del presente, senza lasciare da parte il mandato apostolico: “Risplendete come astri nel mondo”».

«Non dimentichiamolo: al centro dei percorsi educativi devono esserci non individui astratti, ma le persone in carne ed ossa, specialmente coloro che sembrano non rendere, secondo i parametri di un’economia che esclude e uccide. Siamo chiamati a formare persone, perché brillino come stelle nella loro piena dignità».

Queste parole, pronunciate mentre noi eravamo lì, in maglia associativa, con il cuore aperto, hanno dato un significato in più alla nostra presenza: non eravamo soltanto spettatori, ma pellegrini in cammino, chiamati a risplendere anche noi. Tutto è diventato segno di questo “essere astri nel mondo” insieme al nostro associarsi.

La maglietta al Papa

Il lancio della maglietta al Santo Padre

Baciati dal sole e dalla presenza dello Spirito Santo, abbiamo atteso l’Angelus e la fine della celebrazione.

Ma il Signore non smette mai di sorprenderci: il Santo Padre è sceso in papamobile per salutare la folla.

Poco dopo, la sicurezza pontificia ci ha invitato a spostarci dall’altro lato del sagrato perché il Papa sarebbe passato proprio da quel lato per rientrare in Vaticano.

Senza esitazione, abbiamo preso la nostra maglia associativa e, al passaggio del Papa, gliel’abbiamo lanciata. Sua Santità ci ha rivolto un cenno di ringraziamento: un gesto semplice, ma carico di significato.

Le gambe ci tremavano, e gli occhi si riempivano di lacrime di gratitudine.

Il passaggio della Porta Santa e la preghiera sulla tomba di papa Francesco

Tra racconti e telefonate piene di gioia, ci siamo fermati per il pranzo. Ma il nostro pellegrinaggio non era ancora terminato. Non avevamo ancora attraversato la Porta Santa, la cui apertura era stata inizialmente rimandata.

Tornati in piazza, la lunga fila di pellegrini ci ha scoraggiati… ma non la forza di Dio. Proprio mentre stavamo per rinunciare, la fila ha cominciato a scorrere e, in poco tempo, siamo riusciti a entrare, visitare la Basilica e attraversare insieme la Porta Santa.

Con il cuore colmo di gioia, abbiamo deciso di fare un’ultima tappa: la tomba di papa Francesco nella Basilica di Santa Maria Maggiore, a pochi passi da Roma Termini. Anche lì la fila era lunga, ma con fiducia ci siamo messi in coda, dandoci un tempo limite di mezz’ora (perché avremmo avuto di lì a poco il treno per il rientro). E ancora una volta, la Provvidenza ha agito: in meno di mezz’ora eravamo davanti alla tomba, in preghiera, uniti nel ringraziamento per tutto ciò che avevamo vissuto.

Questa giornata ci ha ricordato che la fede è un dono immenso, capace di trasformare anche i momenti più semplici in incontri profondi con il Signore. Ci eravamo messi in cammino per un pellegrinaggio ordinario, ma lo Spirito Santo ha saputo sorprenderci, rendendolo straordinario: segno di vera Grazia e fraternità.

Selfie sul sagrato

“Risplendete come astri nel mondo”

La frase «risplendete come astri nel cielo» ha trovato eco nei nostri cuori e nelle nostre vite.
Ci siamo sentiti davvero parte di quella Chiesa chiamata a illuminare il mondo con la luce del Vangelo, anche attraverso i piccoli gesti, la comunione fraterna e la gioia dell’appartenenza all’Azione Cattolica.

Siamo tornati a casa con la certezza che Dio cammina con noi, anche nei dettagli più semplici della vita associativa, e che ogni passo fatto nella fede diventa una scintilla di luce nel cielo della quotidianità.

Il Consiglio Parrocchiale dell’Azione Cattolica Sant’Alfonso Maria Fusco
Parrocchie della SS Annunziata e S. Maria del Carmine – Angri

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