“L’amore è paziente, è benigno l’amore… Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta”. Queste poche parole dell’Inno alla carità di san Paolo, tratto dalla prima lettera ai Corinzi, mettono in evidenza come l’amore vero sia paziente, benigno e non egoista; un amore che si distingue per il suo modo incondizionato di donarsi in maniera gratuita e la sua capacità di superare ogni ostacolo, diventando la forma più grande di fede e di speranza.
Da qualche settimana, nella nostra parrocchia ha avuto inizio il ciclo di catechesi per adulti, che si terrà ogni giovedì sera, durante il quale approfondiremo vari aspetti della vita spirituale e di fede. Il tema scelto quest’anno è proprio l’amore. In maniera particolare, in questi primi incontri, approfondiremo l’amore nel matrimonio attraverso l’Amoris Laetitia.
Questo testo ci descrive i vari aspetti della vita matrimoniale, prendendo come punto di partenza proprio l’inno alla carità di san Paolo. In questo cammino saremo accompagnati da padre Sabatino Majorano, padre Alfonsiano e Professore emerito di Teologia morale sistematica presso l’Accademia Alfonsiana di Roma.
Egli ci guiderà ad approfondire e scoprire i vari aspetti di questo amore come la pazienza, l’assenza di invidia o di gelosia, il sostegno reciproco ed il dono gratuito di sé. Un amore altruista, dunque, incondizionato e generoso che non tiene conto dei torti passati, non giudica anzi è capace di concedere perdono e si offre senza limiti e senza chiedere o aspettarsi nulla in cambio.
Un amore come lo aveva inteso e messo in pratica verso gli altri anche il nostro san Pio da Pietrelcina, che spesso affermava: “l’amore tutto dimentica tutto perdona, dà tutto senza riserve”.
Di san Pio da Pietrelcina abbiamo celebrato la memoria liturgica il giorno 23 settembre. In questa stessa data la nostra comunità parrocchiale è stata invitata a partecipare al settenario, tenuto presso il Santuario della Madonna delle Galline, in occasione dell’anniversario dell’Incoronazione del quadro della Vergine, che si trova sull’altare maggiore, avvenuto nel settembre del 1787.
L’evento viene ricordato ogni anno dall’Arciconfraternita, in forma solenne. In questa occasione don Enzo Di Nardi, che ha presieduto la celebrazione solenne, ha rivolto anche un breve pensiero per ricordare proprio questo santo a cui la nostra comunità parrocchiale è particolarmente legata spiritualmente.
Anna Petrosino
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