Don Gaetano D’Acunzi rivive nel progetto Housing First. È intitolata alla memoria dell’indimenticato e storico parroco di Pareti la struttura di prima accoglienza inaugurata ieri a Nocera Superiore.
Il progetto vuole rispondere all’emergenza abitativa temporanea in modo tempestivo, per poi affrontare il problema casa e risolverlo definitivamente. Ma anche intercettare le urgenze tra le fasce della popolazione meno abbienti. I comuni dell’Agro nocerino sarnese sono scesi in campo per dare non solo un tetto, ma anche dignità ai più poveri.
È la filosofia alla base del servizio Housing First. Grazie ad un finanziamento PNRR di circa 700.000 euro è stato riqualificato l’ex centro diurno che ora avrà una nuova destinazione, divenendo centro di servizi per il contrasto alla povertà e al disagio sociale.
La struttura sorge a Nocera Superiore, il Comune è ente attuatore, ma tiene insieme l’azienda consortile Agro Solidale S01_3, che ne è ente capofila, il Piano di Zona Ambito S01_1 e l’azienda consortile Comunità Sensibile S01_2.


Non solo un tetto per la prima emergenza
«Housing First – ha dichiarato il sindaco Gennaro D’Acunzi – non è solo un tetto: è un’opportunità di ricominciare, è dignità restituita, è un progetto personalizzato per accompagnare ogni persona verso l’autonomia, a partire da un luogo stabile e accogliente».
La dimora «può contare di ambienti accoglienti, confortevoli e accessibili anche a persone con disabilità, forniti di tutti i servizi necessari», spiegano da Palazzo di Città. C’è una zona cucina, una lavanderia, alloggi per l’accoglienza notturna. La struttura è anche energicamente sostenibile grazie all’impianto fotovoltaico.
Le autorità presenti al taglio del nastro
Al taglio del nastro hanno preso parte, oltre al sindaco D’Acunzi, anche i sindaci Paolo De Maio, Lello De Prisco e Pietro Pentangelo insieme al direttore di Agro Solidale, Gerardo Cardillo.
Housing First per l’accoglienza temporanea è stata benedetta dal parroco don Andrea Amato.

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