Bartolo Longo: la santità che si fa storia. Appuntamento a Pompei

Il nuovo libro di Angelo Scelzo alla vigilia della canonizzazione

Cresce l’attesa per la canonizzazione di Bartolo Longo, l’apostolo del Rosario e fondatore del Santuario di Pompei. Domenica 19 ottobre, in piazza San Pietro, sarà proclamato santo da papa Leone XIV.

In vista di questo storico momento, oggi alle 17, nella sala «Marianna De Fusco» del Santuario di Pompei, verrà presentato il nuovo volume di Angelo Scelzo: “Bartolo Longo. La santità che si fa storia”, pubblicato da edizioni Santuario di Pompei e D’Amato Editore.

Un libro che racconta un sogno diventato realtà

Il libro di Angelo Scelzo, giornalista e direttore da oltre quarant’anni de Il Rosario e la Nuova Pompei, non è una semplice biografia.

È un racconto che intreccia storia, fede e impegno civile. Restituisce il ritratto vivo di un uomo che – dopo aver riscoperto la fede – riuscì a trasformare una valle desolata in un centro pulsante di spiritualità e carità.

L’autore definisce il suo lavoro «un rapporto su Longo e sul suo capolavoro Pompei», un percorso dentro la visione del santo e la crescita di una città che nacque all’ombra del Santuario.

«Il campanile del Santuario – scrive Scelzo – aveva fatto da compasso per la crescita del resto di una città» che si sviluppò giorno dopo giorno attorno alla fede e alla solidarietà.

L’incontro a Pompei

La presentazione del volume sarà aperta dal saluto dell’arcivescovo di Pompei, monsignor Tommaso Caputo. Seguiranno gli interventi di: Roberto Napoletano, direttore de Il Mattino; Fabio Zavattaro, già vaticanista del Tg1; don Francesco Asti, preside della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale.

A moderare l’incontro sarà Matteo Bruni, direttore della Sala stampa della Santa Sede. Interverranno anche Ottavio Lucarelli, presidente dell’Ordine dei giornalisti della Campania, e Alfonso Pirozzi, redattore dell’Ansa.

Le parole del cardinale Pietro Parolin

La prefazione del volume porta la firma del cardinale Pietro Parolin. Il segretario di Stato vaticano è stato nominato da papa Leone legato pontificio a Pompei in occasione del 150° anniversario dell’arrivo del quadro della Madonna, che sarà celebrato il 13 novembre.

Nella sua introduzione, il porporato osserva come «Bartolo Longo sembri tuttora presente a Pompei: finanche le pietre riportano la sua firma». E ricorda il miracolo civile e spirituale compiuto dal beato: «Giunse in una valle sconsolata e la trasformò in un centro mondiale di spiritualità mariana, facendo sorgere, intorno al Santuario, una città viva e solidale, con le sue case operaie, le piazze, i servizi e una rete di opere di carità».

Un messaggio che parla al presente

Oggi, più che mai, il messaggio di Bartolo Longo resta attuale. È il santo che non si chiuse nella contemplazione, ma tradusse la fede in impegno concreto per il bene comune. Come ricorda Scelzo, «un santo è un uomo che parla al suo tempo e continua a parlare al nostro».

Pompei, nata dal sogno di rinascita e di speranza di Bartolo Longo, continua a raccontare una storia di fede che costruisce, di carità che si fa comunità, di santità che diventa storia viva.

Appuntamento questa sera al Santuario di Pompei.

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